Esercitazione militare top secret in Nord Africa della nuova task force USA ospitata in Italia
Una maxi-esercitazione militare delle forze di pronto intervento USA di stanza nelle basi italiane si è tenuta segretamente dal 6 al 9 novembre in Nord Africa. A renderlo noto, una settimana dopo, il Comando di U.S. Africom di Stoccarda che sovrintende a tutte le operazioni delle forze armate degli Stati uniti d’America nel continente africano.
“Elementi di US Army, del
Corpo dei Marines e dell’Air Force hanno condotto un test completo di risposta
rapida in situazione di crisi”, riporta la nota del Comando di U.S. Africom. “L’esercitazione
denominata Judicious Activation (attivazione giudiziosa, N.d.A.) ha preso
il via alle prime ore di venerdì 6 novembre con un ordine d’allerta e senza
preavviso ai reparti USA destinatari e ospitati in Italia, Spagna e Germania. I
militari partecipanti si sono poi ricongiunti tutti nella stazione aeronavale
(NAS) di Sigonella in Italia meridionale, sotto il comando e il controllo di
Southern European Task Force – SETAF”. SETAF o anche USARAF (United States Army
Africa) è il comando delle forze terrestri statunitensi destinate ad operare in
Africa e ha sede nella caserma “Ederle” a Vicenza.
“L’esercitazione – aggiunge U.S.
Africom – ha sperimentato le capacità di dispiegamento senza avvertimento della North and West Africa Response Force, la forza di pronto intervento
per l’Africa settentrionale e occidentale a disposizione del nostro Comando,
composta da elementi della 173^ Brigata Aviotrasportata e della Southern
European Task Force di Vicenza, Italia, del Corpo dei Marines e
dell’Aeronautica militare USA provenienti rispettivamente dalla Spagna e dalla
Germania”.
I paracadutisti della 173^ Brigata
Aviotrasportata di Vicenza (noti anche come Sky
Soldiers) hanno raggiunto NAS Sigonella a bordo di un grande velivolo da
trasporto Boeing C-17 “Globemaster
III” di US Air Force, decollato dallo scalo aereo di Aviano (Pordenone). I
marines sono invece giunti in Sicilia dalla base aera spagnola di Moròn
utilizzando i convertiplani MV-22 “Osprey” (falco pescatore), sofisticati velivoli da
guerra che decollano come un elicottero e volano come
normali aerei.
Le
operazioni di rifornimento in volo dei velivoli durante l’esercitazione in Nord
Africa e nel Mediterraneo centrale sono state assicurate da un aereo cisterna
di US Air Force, con il supporto del Marine Medium Tiltrotor Squadron 266, uno squadrone del Corpo dei Marines
destinato al trasporto aereo di uomini e mezzi e il cui comando ha sede nella
base aerea di New River, North Caroline. L’MMTS-266
era stato rischierato a Sigonella un paio di mesi fa per partecipare a missioni
operative ed esercitazioni multinazionali in Africa e in Medio Oriente,
sostituendo nella base siciliana un reparto “gemello”, il Marine Medium Tiltrotor Squadron
263.
La vera novità di Judicious Activation è stata però il
“battesimo operativo” della North and
West Africa Response Force che dai primi di ottobre 2020 ha assunto i
compiti e le finalità operative della Special
Purpose Marine Air-Ground Task Force-Crisis Response-Africa, la forza di pronto intervento aero-terrestre dei
Marines per il continente africano, istituita dal Pentagono nel 2011 dopo la
guerra USA-Nato contro la Libia.
“Noi adesso siamo ancora più forti
con questo team interforze e questa nuova struttura assicura una risposta
veloce ed agile alle crisi che colpiscono il continente”, ha dichiarato il generale
Andrew M. Rohling, comandante in capo di SETAF-USARAF di Vicenza. “Anche in una
situazione degradata dalla pandemia globale da Covid-19, la North and West Africa Response Force si
è dispiegata con successo, evidenziando le sue capacità di allerta, smistamento,
trasferimento, conduzione e pianificazione dinamica delle operazioni in tempi
ristrettissimi”.
Il
generale Rohling non ha voluto fornire altre informazioni sulla neo-costituita forza
di pronto intervento. E’ rimasto così top secret il numero dei militari che la
compongono, anche se è presumibile che esso varierà di volta in volta secondo
la portata dell’intervento USA in un conflitto o una “crisi” in territorio
africano. Di certo è che accanto ai marines di Moròn opera adesso il reparto
d’eccellenza aviotrasportato dell’Esercito di stanza in Veneto e che le grandi
basi USA e NATO italiane come Vicenza “Ederle” e “Dal Molin”, Aviano, Camp
Darby (l’hub toscano per la movimentazione di uomini e mezzi pesanti delle
forze terrestri statunitensi), Napoli e Sigonella avranno un ruolo ancora più
determinate per la proiezione e la penetrazione militare statunitense nel
continente nero.
Lo Special Purpose Marine Air-Ground Task Force-Crisis Response-Africa
(SPMAGTF-CR-AF)
svolgeva un ampio spettro di compiti militari in Africa, in particolare l’addestramento
e la formazione delle forze armate dei paesi partner degli Stati Uniti nella
“lotta al terrorismo”; la conduzione di esercitazioni con le forze di polizia
africane in “tecniche di contenimento delle folle” e pronto intervento per
reprimere manifestazioni non autorizzate; la “protezione” delle ambasciate e di
infrastrutture strategiche USA; l’evacuazione di personale militare e
diplomatici; il supporto tecnico-logistico ai mezzi di guerra; l’assistenza in
caso di emergenze e disastri, ecc.. Ad essa erano assegnati sino a 850 marines,
con basi a Moròn e Sigonella.
A metà ottobre, l’ultimo comandante della Special Purpose Marine Air-Ground Task Force, il
generale Stephen M. Neary, era stato rimosso dall’incarico
dal Comando generale del Corpo dei Marines per alcune offensive frasi razziste
a danno di alcuni sottoposti afrodiscendenti che egli avrebbe espresso nel
corso di un evento pubblico a Boeblingen, Germania, nell’agosto del 2020. In
passato il generale aveva ricoperto anche l’incarico di vicecomandante della II
Marine Expeditionary Force a Camp Lejeune, in North Caroline, nonché di
comandante di un battaglione dei Marines in Iraq, a Fallujah e Ramadi.
Articolo pubblicato in Africa Express il 17 novembre 2020, https://www.africa-express.info/2020/11/16/esercitazioen-top-secret-nord-africa-neocostituita-task-force-marines-usa-da-italia/
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