Affari e armi, ecco come si cementa l’amicizia tra Qatar e Italia
“L’amicizia che lega Italia e Qatar è profonda. E la Difesa è elemento imprescindibile per rafforzare la collaborazione”. Il 10 novembre, con un breve post sul proprio profilo facebook, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha annunciato la visita a Doha per incontrare l’omologo qatarino Khalid bin Mohamed Al Attiyah, pure vice-primo ministro dell’emirato.
“Al centro dei colloqui – riferisce
la Farnesina - l’ulteriore rafforzamento della cooperazione nel settore difesa
con i programmi di formazione congiunta, la cooperazione militare e
industriale, nella quale occupano un posto di rilievo le numerose Industrie
italiane nel settore della Difesa, l’articolato partenariato strategico
bilaterale e i principali temi internazionali e regionali di reciproco
interesse”. Come confermato dallo stesso Guerini, un’attenzione particolare è
stata riservata al sempre più drammatico conflitto in Libia e all’“andamento”
dei complessi “negoziati di pace” in Afghanistan. Nella giornata dell’11
novembre il ministro della Difesa ha pure incontrato l’emiro del Qatar, Sceicco
Tamim bin Hamad Al-Thani e il Primo Ministro e Ministro dell’Interno, Khalid
bin Khalifa Al-Thani.
Tra gli analisti c’è chi ritiene che
il vertice di Doha possa contribuire ad accelerare la commessa da parte del Qatar
di nuovi sistemi da guerra prodotti dal complesso militare-industriale
italiano, primi fra tutti i caccia-addestratori M-346 “Master” di
Leonardo-Finmeccanica, da tempo sotto osservazione dei vertici militari dell’emirato.
“L’interesse del Qatar per le capacità italiane nel campo dell’addestramento
non è nuovo”, scrive Stefano Pioppi in Formiche.net.
“Lo scorso febbraio, l’addetto militare alla Difesa, il generale Hilal Ali
Almuhannadi, ha fatto visita alla Scuola di Aerocooperazione di Guidonia, il
centro interforze dove dieci ufficiali qatarioti erano impegnati per corsi in
simulazione avanzata. A luglio 2019 era stato il sottocapo di Stato maggiore
dell’Aeronautica di Doha a venire a Roma per colloqui con la controparte
italiana, preceduti da una visita alla scuola internazionale di volo di
Galatina, in provincia di Lecce. Visita focalizzata sull’Integrated training system, alias T-346, sistema integrato per
l’addestramento avanzato dei piloti destinati alle linee di combattimento”.
Meno di un mese fa (il 19 settembre
2020), era stato il ministro della Difesa qatarino Khalid bin Mohamed Al
Attiyah a giungere in visita ufficiale Italia per incontrare Guerini a La
Spezia, presso i cantieri di Muggiano di Fincantieri S.p.A.. Anche allora in
discussione c’erano stati i tema della collaborazione in campo militare e della
produzione ed esportazione di nuovi sistemi di guerra. “Il partenariato tra Italia e Qatar si conferma di elevato valore strategico,
anche e soprattutto in ambito Difesa”, riferiva Lorenzo Guerini a conclusione
del meeting. “Al Ministro Al Attiyah ho riconfermato l’impegno a mantenere e
approfondire il regolare dialogo bilaterale, che ha consentito negli ultimi
anni di avviare ambiziosi ma al contempo concreti programmi di scambio e
confronto tra le nostre Forze Armate, in tutti i comparti e con una visione di
lungo periodo”.
I due ministri avevano attenzionato ancora
una volta le crisi in nord Africa e in Medio oriente. “Per quanto concerne la
Libia, ho messo in evidenza i cardini dell’impegno italiano, sempre a supporto
della popolazione libica e delle istituzioni”, ha spiegato Lorenzo Guerini. “Un approccio inclusivo per contribuire in
maniera determinante ad avviare un percorso di de-escalation convincendo le
parti sul terreno circa la impercorribilità di una soluzione militare”. Nel
corso del colloquio con il vice-premier Al Attiyah, il ministro della Difesa
italiano aveva infine il modo di manifestare tutto il suo apprezzamento per “l’importante
contributo assicurato dal Qatar all’avvio degli storici colloqui di pace
intra-afghani in corso a Doha”.
Al termine del vertice, presenti l’ambasciatore
d’Italia in Qatar Alessandro Prunas e del rappresentante dell’emirato in
Italia, Abdulaziz Ahmed Al Malki Al Jehani, Lorenzo Guerini e Khalid bin
Mohamed Al Attiyah presenziavano al varo tecnico del primo Pattugliatore Offshore Patrol Vessel (OPV),
commissionato dal Qatar a Fincantieri S.p.A.. Il contratto era stato stipulato
nel 2016 nell’ambito di un maxi-accordo tra i due Paesi che prevede la fornitura alla Marina militare del Qatar di sette
navi di nuova generazione per un valore complessivo di 4 miliardi di euro
circa.
“Si tratta di uno dei più importanti contratti di export delle navi di
superficie a livello mondiale negli ultimi anni e di una grande prova della
solidità della cooperazione tra il Qatar e l’Italia”, spiegava ancora il
ministro Guerini. “Fincantieri si
conferma azienda di massimo livello, una realtà industriale a crescente
vocazione globale, che si è recentemente aggiudicata anche la gara per la
costruzione delle Fregate di nuova generazione per la US Navy e che da sempre è
partner imprescindibile della Marina Militare italiana. L’evento odierno
è un passo essenziale nell’ambito del
partenariato strategico tra Qatar ed Italia, che ha visto in questi anni
accrescere in maniera esponenziale le relazioni tra le nostre Forze Armate con
lo sviluppo di importanti collaborazioni anche nel campo terrestre e
aeronautico”.
Sempre lo scorso mese di settembre, una delegazione militare qatarina
guidata dal Comandante delle Forze Terrestri, generale Saeed Hesayen Mohammed
Al-Khayarin, aveva svolto un tour in alcuni dei centri e dei reparti dell’Esercito
italiano in Lazio e nel Salento. I militari dell’emirato avevano pure siglato con
il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, generale Salvatore Farina, un
accordo tecnico che prevede la conduzione
in Italia e in Qatar di una serie di attività addestrative di fanteria,
artiglieria e cavalleria, nonché l’organizzazione di corsi di formazione del
personale militare nei settori legale, finanziario, logistico, amministrativo e
di sicurezza, “in particolar modo finalizzate ad accrescere ulteriormente le
competenze tecnico-tattiche e capacità di leadership dei giovani ufficiali”.
Il 30 settembre anche la viceministra
degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marina Sereni, ha
raggiunto Doha in visita ufficiale. Sereni ha incontrato il Ministro agli Esteri
Soltan Al-Muraikhi per approfondire i temi caldi di Libia e Afghanistan, ma
anche i più recenti sviluppi politici in Libano, Iran e Tunisia e i tesissimi rapporti
tra i paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo.
Nel corso della missione in Qatar, la viceministra Marina Sereni ha pure incontrato
Hind bin Hamad Al-Thani, sorella dell’Emiro e amministratrice delegata di Qatar
Foundation. Quest’ultima è attiva nel campo dell’istruzione, della ricerca e dell’innovazione
e tempo fa ha sottoscritto un accordo di cooperazione scientifica per la lotta
al Covid-19 con il Mater Olbia Hospital, l’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano e la Fondazione Policlinico Universitario “Agostino
Gemelli” di Roma. Per il programma sono stati
stanziati 500.000 euro provenienti in buona parte dalla Qatar
Foundation, azionista di maggioranza della società titolare del Mater Hospital
di Olbia.
Tra Roma e Doha, l’import-export
di armi e affari vari non si fermano mai.
Articolo pubblicato in Africa ExPress il 12 novembre 2020, https://www.africa-express.info/2020/11/12/affari-e-armi-cementano-lamicizia-tra-qatar-e-italia/
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