L’ora dello studente-guerriero. I percorsi di alternanza scuola – forze armate
Bunker e depositi dove sono
stoccate le testate nucleari della superpotenza a stelle e strisce. Gli scali
aerei da dove decollano quotidianamente cacciabombardieri e droni per sorvegliare
e colpire. Gli approdi dove sostano le portaerei e i sottomarini zeppi di armi
e reattori atomici. Le caserme dove si formano i professionisti della guerra
globale e permanente. I poligoni devastati da mezzo secolo di test dei più spregiudicati
sistemi di morte. Sono i luoghi più gettonati da dirigenti scolastici e
insegnanti per i Percorsi per le
Competenze Trasversali e l’Orientamento dei propri studenti, così come si
chiama oggi la squalificata e mortificante Alternanza scuola-lavoro (ASL), o
forse meglio, dato il contesto, alternanza
scuole-caserme per gli studenti-soldato.
Da qualche anno a questa
parte, licei e istituti tecnici e professionali sono divenuti terra di caccia e
propaganda delle forze armate. Comandi, generali e ammiragli offrono opportunità “formative” di
ogni tipo: alcune sono mere duplicazioni di quanto potrebbe essere proposto dagli
stessi insegnanti o da enti e associazioni no profit “civili”; altre hanno solo
lo scopo di ottenere manodopera a costo zero che possa cucinare, servire a
mensa e fare da giardiniere in caserma. Poi ce ne sono diverse invece che sono
uniche e irripetibili: come quelle di poter lavorare fianco a fianco ai top gun
e ai manovratori di sommergibili e carri armati o di poter mettere le mani ai misteriosi
circuiti che consentono il funzionamento di sistemi missilistici, bombe, mine e
velivoli senza pilota.
Il numero delle offerte di
alternanza nel sistema militare differisce via via che si passa da Nord a Sud. Sono
rare anche se di qualità nelle regioni più ricche dove sono forti la
competizione e le opportunità occupazionali di industrie e imprese private,
mentre nel Mezzogiorno, anche per l’asfissiante presenza di basi, porti e
aeroporti militari nei territori, sono innumerevoli gli stage e i corsi proposti
dalle forze armate e da altri corpi sicuritari. Inedita è la lista dello Stato Maggiore
della Difesa sui percorsi formativi attivabili presso comandi, reparti e
infrastrutture militari, previa stipula di protocolli e accordi con gli Uffici scolastici
regionali e i dirigenti di istituti e licei. L’elenco riempie 17 cartelle: dietro
misteriose sigle e ignoti acronimi si nascondono spesso quasi tutti i principali
comandi e i reparti d’élite sempre più impegnati in “missioni internazionali”,
insostenibili dal punto di vista finanziario, ma soprattutto realizzate in
palese violazione del dettato costituzionale. Il quadro che ne esce dopo una
sistematizzazione e decodificazione dei dati è davvero deprimente: la scuola pubblica
italiana si sta trasformando ad una velocità inimmaginabile in palestra d’obbedienza
e istituzione di guerra, complici innanzitutto i governi che si sono alternati
alla guida del Paese, gli inamovibili burocrati del Ministero dell’Istruzione e
i dirigenti e i docenti reclutati ormai solo se rigidi osservanti del pensiero neoliberista
e militarista imperante.
Nella
grande base aerea dove riposano le testate USA
In Piemonte l’Esercito italiano ha messo a disposizione di scuole e
studenti il Battaglione
Trasmissioni “Frejus” con sede a Torino, ma le attività sono ancora
tutte da concordare. Numerose invece le “proposte educative” in Lombardia. C’è
innanzitutto il Comando - Quartier Generale
della 1^ Regione Aerea dell’Aeronautica Militare di stanza a Linate, Milano,
dove agli studenti degli istituti tecnici - settore economico - viene offerta
un’Attività amministrativa con l’obiettivo
di “acquisire esperienze nel settore acquisti, gestione del personale e
contabile”; agli istituti professionali per i servizi alberghieri e la
ristorazione di lavorare nella Gestione
di sala (obiettivo: “esperienza professionale diretta nel settore in
ambiente di alta rappresentanza”); agli istituti tecnici agrari la Cura e manutenzione del verde; ai tecnici
industriali la Cura e manutenzione del
parco veicolante e fare “esperienza nella programmazione finanziaria,
gestione flotte autoveicoli, programmazione ed esecuzione della manutenzione”.
Alternanza scuola lavoro
sino ad un massimo di 66 studenti ad anno scolastico presso due gruppi
operativi del 6° Stormo “Alfredo Fusco” dell’Aeronautica
militare di Ghedi, Brescia. Nello specifico, presso il 406° Gruppo S.T.O. (Servizio
Tecnico Operativo) è disponibile un pacchetto formativo in Controllo traffico aereo (16 ore), telecomunicazioni (4), meteo (4), materiale aeronautico (6), vestiario
ed equipaggiamento (2), mentre presso il 506° Gruppo S.L.O. (Servizio Logistico Operativo) sono proposte attività
in Antincendio teoria e pratica (4
ore) e meteorologia Aeronautica Militare
(20). Due ore di Briefing sul
funzionamento del cacciabombardiere Tornado, un Corso formativo antinfortunistica (8 ore) e uno su Gruppo efficienza aeromobili (18) sono
messi a disposizione direttamente dal Comando
del 6° Stormo, mentre al Gruppo Protezione Forze è attribuito l’incarico
di formare gli studenti sull’Equipaggiamento
di protezione. Ad oggi risulta essere già stata sottoscritta una
convenzione ASL a favore dell’ITT “Francesco Baracca” di Brescia.
Il 6° Stormo dipende operativamente
dal Comando delle Forze di Combattimento dell’Aeronautica di Milano e dal
Comando della Squadra Aerea di Roma, mentre in ambito Nato esso fa capo al
Quartier Generale delle Forze Alleate in Europa (SHAPE) di Bruxelles, tramite
il Comando aereo di Ramstein (Germania). A Ghedi, in particolare, sono
operativi tre gruppi di volo (102°, 154° e 155°) per condurre “operazioni di
ricognizione, intelligence, attacco e bombardamento” con i caccia multiruolo
Panavia “Tornado PA-200”. I velivoli del 6° Stormo hanno partecipato a tutte le
operazioni di guerra scatenate dalle forze armate italiane e Nato negli ultimi
decenni: dal primo conflitto del Golfo (1991), agli attacchi in ex Yugoslavia (1995-1999);
in Afghanistan con l’operazione
ISAF - International Security Assistance Force “con
compiti di ricognizione e supporto alle forze terrestri” (2008-2009); nel
2011 in “missioni di intelligence e attacco al suolo” in Libia dopo il loro rischiaramento
nella base aerea di Trapani Birgi. Dal settembre 2016 alcuni Tornado sono schierati
in Kuwait per il “combattimento elettronico” e la “soppressione della difesa
area nemica” nell’ambito delle operazioni multinazionali anti-ISIS. Uomini e
mezzi del 6° Stormo sono pure impiegati in
ambito Nato nei Balcani, in Afghanistan, Libano ed Emirati Arabi e,
bilateralmente, con l’aeronautica militare tedesca per “attività di formazione
dei piloti”. Ciò che fa di Ghedi una delle più importanti basi aeree
negli assetti geostrategici globali è però l’esistenza al suo interno dei
depositi in cui sono stoccate una ventina di testate nucleari del tipo B61di
proprietà delle forze armate degli Stati Uniti d’America, pronte ad essere
utilizzate in caso di conflitto dai bombardieri strategici B-2 e dai
cacciabombardieri F-15E, F-16 e Tornado. Per queste armi nucleari è in corso un
dispendioso programma di ammodernamento (B61-12
Life Extension Program) finalizzato a estenderne la vita operativa e a renderle
compatibili con i caccia multiruolo
Joint Strike Fighter F-35
acquistati dall’US Air Force, dall’Italia e da alcuni paesi partner (Gran
Bretagna, Israele, ecc.). Nello
scalo bresciano le testate sono sotto la custodia del 704th
Munitions Maintenance Squadron (704 MUNS)
dell’aeronautica militare statunitense, unità speciale che –
come riportato dal Dipartimento della difesa Usa - ha pure la “responsabilità
di ricevere ed assicurare la manutenzione e il controllo delle armi nucleari in
supporto della North Atlantic
Treaty Organization e delle sue missioni d’attacco”. In caso di guerra, infatti, le bombe possono essere messe a
disposizione dei caccia
del 6° Stormo, appositamente configurati per l’attacco nucleare.
Sempre in Lombardia, l’Aeronautica
Militare propone ai Conservatori musicali una partnership con il Comando 1^ Regione Aerea di Milano per “toccare
con mano e contribuire alle attività professionali svolte dalla Fanfara” (massimo 5 studenti per volta) e, agli istituti ad indirizzo
chimico e biotecnologie sanitari, percorsi ASL con l’Istituto di Medicina Aerospaziale di Linate in ortopedia - fisioterapia (3 studenti).
A
lezione di combattimento
In Veneto, l’Esercito
propone l’alternanza presso il 5° Reggimento
Artiglieria Terrestre “Superga” di Portogruaro, Venezia (Conduzione mensa, aspetti tecnici e
contabili, l’offerta educativa) e attività di segreteria; infologistica; gestione della contabilità ordinaria,
officina meccanica, infrastrutturale e servizio mensa presso l’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti
“Folgore” di Legnago, reparto d’elite delle forze aviotrasportate e d’assalto
e a cui sono assegnati prioritariamente compiti di “eliminazione di ordigni
esplosivi di varia natura, supporto alle operazioni anfibie, posa di campi
minati controcarro, raccolta dati d’intelligence”, ecc.. Un percorso
etico-educativo-formativo presso l’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti è
stato concluso di recente dagli studenti dell’Istituto professionale “G. Medici”
di Legnago. “Per due intere settimane i ragazzi hanno partecipato alla
cerimonia dell’alzabandiera, inquadrati coi propri professori, cantando l’inno
e issando, a turno, la bandiera italiana di fronte al reggimento schierato”,
riporta l’ufficio stampa dell’Esercito. “Hanno alternato periodi in aula, dove hanno
frequentato corsi di sicurezza negli ambienti di lavoro (basico e intermedio),
difesa personale MCM (metodo di combattimento militare), primo soccorso, ecc.. I
frequentatori del corso di agraria hanno progettato ed eseguito il recupero di
una zona verde della caserma, mentre il corso alberghiero si è esercitato a
preparare pietanze e gestire il servizio di vettovagliamento anche in modalità
campale, a favore dei guastatori in addestramento. Gli studenti del
socio-sanitario si sono affiancati al personale nelle attività di supporto
sanitario al reggimento…”.
Molto più ampio il ventaglio
delle proposte dell’Aeronautica Militare al 1° Reparto Genio di Villafranca di Verona dove gli studenti possono
essere “formati” nella Realizzazione
infrastrutture: esigenza, progettazione, attività contrattuale, esecuzione,
mentre al 10° Reparto Manutenzione
Velivoli (RMV) di Treviso, gli istituti commerciali possono accedere a
programmi di Contabilità generale dello
Stato, incremento-decremento del Patrimonio dello Stato ed attività di
rendicontazione; gli istituti industriali e professionali a corsi di Logistica dei materiali (ricezione,
controllo, ubicazione, distribuzione, recupero ed alienazione dei materiali
speciali aeronautici); manutenzione di 2° e 3 livello tecnico di sistemi,
accessori meccanici ed apparati elettronici per aeromobili; sistemi informativi
e progettazione di basi di dati (principi di sicurezza delle reti –
manutenzione hardware e gestione reti).
Voglia
di bombardieri
Al 51° Stormo dell’Aeronautica di Istrana, Treviso, l’offerta spazia
dalla Logistica servizio meteorologico, antincendi
e controllo traffico aereo alla manutenzione
gruppo efficienza aeromobili, mentre nella sala operativa del 132° Gruppo Volo sono attivabili corsi
di Navigazione aerea. Quest’ultimo
reparto alle dipendenze del 51º Stormo è
classificato come Gruppo Caccia
Bombardieri Ricognitori ed è dotato del velivolo AMX di produzione italo-brasiliana.
A partire dal 1993, gli uomini e i sistemi d’arma del 51° Stormo di Istrana sono
stati impiegati nei cieli dell’ex Yugoslavia durante la cosiddetta Operazione Deny Flight, offrendo inoltre
il supporto logistico ai cacciabombardieri Mirage F1 del 333° Gruppo volo dell’Aeronautica
francese, schierati appositamente nello scalo aereo veneto. Nella primavera del
1999, gli AMX del 51° Stormo hanno partecipato invece all’Operazione Allied Force, svolgendo missioni nei cieli della Bosnia a
supporto dei contingenti Nato. I reparti di volo di Istrana sono stati
rischierati a partire del 2006 presso l’aeroporto afgano di Khawaja Rawash,
nell’ambito dell’operazione ISAF a guida Usa. Nel 2011 gli AMX del 51° hanno
operato dalla base siciliana di Trapani-Birgi a supporto delle incursioni
aeree Nato in Libia. Per la cronaca, a fine maggio 2019, lo scalo militare di
Istrana ha ospitato la giornata conclusiva del “progetto didattico” Isola
della Sicurezza, a cui hanno
partecipato circa 3.000 studenti provenienti da diversi istituti veneti “per
apprendere nozioni di sicurezza civile ed ambientale e osservare
equipaggiamenti e mezzi delle forze armate e della protezione civile, nonché i
velivoli AMX dell’Aeronautica militare ivi rischierati”.
In Friuli
Venezia Giulia, l’Esercito italiano offre agli studenti degli istituti
superiori Attività pratiche su materiali
telecomunicazioni/informatici presso il 7° Reggimento trasmissioni di Sacile,
Pordenone, mentre l’Aeronautica Militare ha un pacchetto formativo
in Meteorologia (6 ore), impianti idraulici (36), controllo traffico aereo (16) e sicurezza volo (4) presso il 2° Stormo di Codroipo-Rivolto, in
provincia di Udine. Questo reparto aereo svolge in particolare il ruolo di “polo
missilistico di riferimento per la difesa aerea nazionale”: esso ha alle sue
dipendenze il Gruppo Missili e l’80º Gruppo OCU, che si occupa
dell’addestramento ed abilitazione del personale addetto alle batterie
missilistiche a corto raggio “Spada”. Il 2º
Stormo di Rivolto fornisce inoltre supporto tecnico, amministrativo e logistico
al 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, noto più comunemente come “Frecce
Tricolori”. Un progetto di alternanza scuola-lavoro è stato avviato in
collaborazione con il Comando militare
dell’aeroporto di Rivolto dall’ISS “Malignani” di Udine su tematiche che
spaziano dalle scienze aeree, alle costruzioni edili, le telecomunicazioni, la topografia, le reti elettriche, la logistica
intermodale, l’antincendio e
la sicurezza. “Grazie a questo
progetto, la dirigenza dell’istituto spera di rinnovare il proprio parco velivoli
e con esso l’offerta didattica, ricevendo in assegnazione un cacciabombardiere
AMX quando lascerà le piste di volo nel 2020”, riporta il sito dell’Aeronautica. Il 21 giugno 2019, alti ufficiali in forza al 2°
Stormo di Rivolto si sono recati in visita al “Malignani” per “presentare
le prospettive dell’Aeronautica militare nel settore specifico della logistica
e con riferimento alla manutenzione dei velivoli”. Nel corso della conferenza-seminario,
sono state spiegate pure le “modalità di utilizzo di droni completamente
autonomi” e “l’aspetto delle competenze sociali - le soft skills –
e di quanto esse siano alla base del lavoro di team, indispensabili per il
futuro in aviazione”.
Come gestire
gli elicotteri Nato anti-som
In Liguria è la Marina
Militare ha fare da capofila dei percorsi di alternanza scuola-forze armate. La Direzione Genio Militare - Marigenimil
di La Spezia si è offerta di ospitare team di quattro studenti
per volta provenienti da istituti tecnici per geometri; mentre presso il Comando Zona dei Fari e dei Segnalamenti
Marittimi Alto Tirreno (Marifari) di La
Spezia sono attivabili progetti ASL per Professione
farista (condotta mezzi navali;
manutenzione apparati elettrici ed elettronici; manutenzioni edili ai
segnalamenti; conduzione visite guidate ai fari anche in lingue estere).
Presso il Comprensorio Marina Nord –
Museo Tecnico Navale di La Spezia, gli studenti possono “acquisire competenze di carattere storico navale e finalizzate
all’implementazione di specifica segnaletica multilingue nell’ambito delle
attività di razionalizzazione dei percorsi espositivi del Museo; nonché acquisire
competenze di ambito biblioteconomico finalizzate alla catalogazione del
patrimonio librario della Biblioteca del Museo e al suo inserimento in Opac SBN”.
Sempre a La Spezia, altri percorsi formativi sono offerti dal Centro Trasfusionale della Marina sito
presso il comprensorio “B. Falcomatà”, Palazzina ex Marisan (destinatari gli
studenti dei licei scientifici, classici e di scienze umane) e dall’Ufficio Tecnico dei Fari (settore ottico
– elettromeccanico – nautico – scientifico).
Alla Stazione Marittima Elicotteri
(Maristaeli) di Sarzana-Luni, La Spezia,
progetti ASL in Gestione logistica (magazzini, ricezione e
spedizione materiali); gestione e controllo delle aree verdi e del patrimonio
arboreo; contabilità e pagamenti; gestione e controllo della qualità e
sicurezza; gestione simulatore di volo ed ammaraggio forzato; gestione
documentazione aeronautica; gestione tecnica aeromobili, sono stati
attivati dal 1° e 5° Grupelicot. Questi
due gruppi di volo hanno come compiti “la lotta antisommergibile,
antinave, le attività di pronto intervento, assalto, ricerca e soccorso e
il supporto alla operazioni speciali, operando in supporto del COMSUBIN,
il Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare”. A partire dagli anni novanta, il 1° e 5° Grupelicot
sono stati impegnati in numerose missioni di guerra in Golfo Persico, Somalia, ex
Yugoslavia, Albania, Libano, Afghanistan. Dal 2011, in particolare, al 5º
Gruppo di Sarzana è stato consegnato l’elicottero multiruolo NH-90,
prodotto in ambito Nato da un consorzio industriale in cui è presente anche
l’italiana Leonardo-Finmeccanica. Nella base di Luni-Sarzana è pure operativo
un sofisticato centro Nato di addestramento degli equipaggi degli elicotteri
all’ammaraggio forzato.
Sempre in Liguria,
l’Aeronautica Militare ha attivato percorsi di alternanza scuola-lavoro presso
il Centro Supporto Logistico Areale di
Cadimare, La Spezia (destinatari gli istituti tecnici, settore economico),
per “fare acquisire esperienza nel settore acquisti, gestione del personale,
attività amministrativa-contabile”) e presso il Distaccamento di Capo Mele, Andora, Savona (per gli istituti professionali
per i servizi alberghieri e la ristorazione) in Accoglienza turistica con l’obiettivo di “contribuire a formare
cittadini che sappiano agire con consapevolezza, flessibilità, creatività nel
proprio contesto sociale e professionale”. Stage per “conoscere la strumentazione
metereologica e le nubi, l’osservazione e l’informazione metereologica ai
naviganti” sono proposti invece dal Distaccamento
aeroportuale di Sarzana Luni, dipendente
dalla 46^ Brigata Aerea di Pisa.
Tra
l’eli-logistica e gli oleodotti per i caccia della Nato
In Emilia Romagna, l’Aeronautica
Militare offre pacchetti ASL presso il 15°
Stormo di Cervia-Pisignano, in provincia di Ravenna. Nello specifico, al 401° Gruppo
Servizio Tecnico Operativo (S.T.O.) è stato attribuito il compito di
formare gli studenti all’Assistenza al
volo e meteorologia; all’83°Gruppo
Combat Search and Rescue (C.S.A.R.) l’implementazione di corsi in Gestione e pianificazione delle attività di
volo; mentre al Gruppo Efficienza
Aeromobili gli stage per la Manutenzione
ordinaria e straordinaria di elicotteri. Ad oggi risulta firmata una
convenzione tra il Comando del 15° Stormo di Cervia, la 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali anch’essa
di stanza nello scalo ravennate e l’ITAS “Francesco Baracca” di
Forlì. Come riportato dall’Ufficio stampa dell’Aeronautica, i Reparti in forza
al 15° Stormo di Cervia “sono in grado di gestire con successo le situazioni di
emergenza più complesse, quali ad esempio la ricerca ed il soccorso degli
equipaggi di volo in difficoltà, nonché concorre ad attività di pubblica utilità
quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario
d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi”.
Gli elicotteri del 15° Stormo sono
stati impiegati recentemente in “azioni di supporto al personale militare in
territorio ostile” e “protezione di aree e obiettivi sensibili” in Somalia,
Albania, Bosnia, Kosovo e Iraq.
Ancora l’Aeronautica
Militare ha attivato percorsi formativi in Gestione
logistica/contabile per materiali; gestione ed esecuzione dei contratti della
Forza Armata, presso il Comando Rete
P.O.L. di Parma che ha il compito di
curare la ricezione, lo stoccaggio e la distribuzione di carburante avio F-34 ai
reparti di volo nazionali e dei paesi Nato ospitati in Italia, attraverso un
oleodotto di circa 1.000 Km che dal porto di La Spezia si estende sino alla
Pianura Padana e alla costa romagnola.
A
riparare i grandi aerei da trasporto della Brigata d’oltremare
In Toscana, l’I.G.M. -
Istituto Geografico Militare di Firenze, ente appartenente all’Aeronautica,
cerca studenti in alternanza per “digitalizzare documentazione dell’archivio
geodetico – sezione confini e toponomastica in forma di data base da
cartografia” e per l’“editing di dati geografici con software open source per
la generazione di modelli alternativi”. Un primo protocollo è già stato
sottoscritto con l’Istituto per Geometri
“Denina” di Saluzzo, Cuneo. L’Istituto Geografico Militare di Firenze ha inoltre
ospitato nell’aprile 2019 un corso di aggiornamento per insegnanti delle scuole
secondarie dal titolo Geografia e
cartografia. Strumenti per conoscere lo scenario internazionale, “caratterizzato
da una serie di lezioni incentrate sul tema Le
missioni all’estero dell’Esercito Italiano per la stabilità internazionale”.
Presso il 4° Stormo Caccia di Grosseto,
l’Aeronautica Militare offre invece programmi ASL in Sicurezza volo (4 ore); meteorologia
(16); controllo non distruttivi (4); SLPP/antinfortunistica (24); controllo traffico aereo (8). Il 4º Stormo è un reparto che opera
con il moderno cacciabombardiere Eurofighter Typhoon ed è l’unico ad assicurare la sorveglianza aerea per
tutto il centro nord. “Dal 2011, il 4° Stormo di Grosseto ha dato importanti
segnali in termini di operatività ed efficienza, garantendo le operazioni Winter Hide, Aeroindia, Odyssey Dawn e
Unified Protector”, annota l’Aeronautica.
“Il personale, i mezzi e i velivoli del 4° Stormo hanno pure partecipato all’operazione
Cieli Ghiacciati in Islanda ed all’operazione Baltic Air Policing in
Lituania con il compito di assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio
aereo ed al contempo, per svolgere attività addestrativa”.
Per gli studenti degli
istituti tecnici sono stati attivati Cicli
manutentivi sui velivoli C27J e C130J
presso il Reparto Volo - Gruppo Efficienza
Aeromobili della 46^ Brigata Aerea di Pisa. Una convenzione ASL con la 46^ Brigata è stata sottoscritta dal Liceo “XXV
Aprile” di Pontedera; il percorso didattico punta in particolare alla
“collaborazione nella realizzazione di eventi commemorativi o in occasione di
seminari, mostre, ecc. come nel caso del Pisa
Airshow” e alla “conoscenza degli aspetti caratterizzanti l’attività
quotidiana dei reparti della 46^ Brigata, dalla sicurezza dei voli alla torre
di controllo, dai ricoveri in hangar degli aeroplani alla loro manutenzione,
ecc.”.
La 46ª Brigata Aerea di Pisa impiega i suoi
uomini e velivoli in operazioni tattiche
e speciali di aviosbarco e aviolancio; trasporto materiali, mezzi ed
equipaggiamenti; trasporto sanitario d’urgenza e di personale biocontaminato; supporto
alla protezione civile. I velivoli su cui sono previste le attività di
manutenzione da parte degli studenti-stagisti sono i grandi aerei da trasporto C-27J
e C-130J che consentono alla 46ª Brigata d’intensificare i propri
interventi di supporto ai contingenti italiani schierati nelle missioni di
guerra in Iraq e Afghanistan, in Corno d’Africa,
Niger, Libano, ecc.. I C-130J della 46^ Brigata di Pisa vengono
periodicamente utilizzati anche per i trasferimenti-deportazioni di immigrati “irregolari”
sbarcati in Sicilia sino ai centri di “accoglienza” sparsi in tutta Italia o
direttamente ai paesi di provenienza del continente africano.
Le mani su missili, mine, dispositivi NBC ed EMG
La
Marina Militare, presso la sede di Livorno di Marifari Spezia, ha
attivato stage ASL per la “Professione di farista” (condotta mezzi navali; manutenzione apparati elettrici ed elettronici;
manutenzioni edili ai segnalamenti; conduzione visite guidate ai fari anche in
lingue estere). Un “percorso tecnologico” per 15 studenti è attivo invece
presso il Centro
Interforze Munizionamento Avanzato di Aulla, Massa Carrara, ente
d’eccellenza dipendente dal Comando logistico di Napoli. Al Centro Interforze
sono attribuiti compiti istituzionali
di alto valore strategico: il mantenimento in efficienza del munizionamento
tradizionale e avanzato (missili Aster, Teseo, Aspide e Marte della Marina e dell’Esercito
Italiano e dei siluri MU90, A184 e MK46); la manutenzione e certificazione dei
congegni delle mine navali da esercizio; la gestione tecnico-logistica delle
mine navali di dotazione; il supporto logistico/operativo alle unità e ai
Comandi navali; la difesa delle installazioni/depositi munizioni; il riordino
di munizionamento convenzionale; la partecipazione in gruppi di lavoro nazionali,
internazionali e Nato relativi alla gestione del munizionamento; il confezionamento
di munizionamento convenzionale master
o a scopo sperimentale e di collaudo; il cambio di configurazione
(spolettamento, dispolettamento, ecc.) del munizionamento convenzionale; la manutenzione/certificazione
e approntamento di munizionamento di controminamento in configurazione in
guerra e di esercizio; tutte le attività sul munizionamento minore per armi
portatili, bombe a mano, artifizi, ecc.; i collaudi di forniture per M.M.I. e a
favore di Marine Estere (Nato); le attività a fini sperimentali sul
munizionamento di artiglieria; la conservazione, custodia, stoccaggio,
distribuzione e trasferimento di ogni tipo di munizionamento in servizio nella
MMI e, qualora richiesto, di altre Forze Armate; la gestione, conservazione,
distribuzione dei materiali NBC (nucleari, batteriologici e chimici) della MMI;
l’esecuzione di verifiche chimiche e di stabilità delle polveri; l’attività di
controllo efficienza al tiro; i pareri tecnici su autorizzazioni in deroga alle
servitù militari; il controllo e difesa
delle installazioni relative ai comprensori di Vallegrande, Cà Moncelo Est, Cà
Moncelo Ovest e dei depositi di fabbrica.
Di
pari rilevanza bellica è il Centro
Interforze Studi Applicazioni Militari (CISAM) di San Pietro a Grado,
dove sono stati attivati percorsi di alternanza scuola-lavoro in Telecomunicazioni; radioprotezione –
dosimetria - personale. Fondato nel 1956
con il nome di C.A.M.E.N.
(Centro per le Applicazioni Militari dell’Energia Nucleare), l’ente di San Piero a Grado puntava al tempo alla
sperimentazione e impiego dell’energia nucleare nel campo della propulsione
navale, sia di superficie che subacquea, grazie alla realizzazione di un mini reattore
nucleare denominato “Galileo Galilei”. Nel dicembre 2006, il centro toscano è
stato posto alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Marina e ha
ampliato i propri studi alle applicazioni
di specifico interesse militare concorrenti allo sviluppo di sistemi di difesa
delle Forze armate ad elevato contenuto tecnologico nei settori dell’energia
nucleare, dell’elettroottica e della compatibilità elettromagnetica; alla
sorveglianza e alle attività, in materia di protezione dai rischi derivanti
dalle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti; al controllo ambientale di
siti militari e di porti nazionali che ospitano unità navali a propulsione
nucleare; alle campagne di misura delle emissioni elettromagnetiche in Italia
ed all’estero, in collaborazione con le altre nazioni Nato, ecc.. Sempre nel
dicembre 2006 veniva pianificata la dismissione del reattore sperimentale “Galileo Galilei” e la “messa in sicurezza
dei rifiuti radioattivi provenienti da tale operazione e dai vari enti della
Difesa”, processo assai complesso
che ad oggi ancora non si è concluso.
In Umbria, l’Esercito mette
a disposizione solo la propria Scuola di
lingue di Perugia per “progetti di sviluppo iter di formazione linguistica”,
mentre sono davvero tante le opportunità di alternanza nel confinante Lazio. Al
Centro Unico Stipendiale Esercito di
Roma è possibile la Formazione nella
gestione amministrativa del personale in attività e in quiescenza tramite
l’utilizzo di piattaforme informatiche, mentre alla Scuola Trasporti e Materiali di Roma sono stati attivati percorsi
nell’“Area logistica” (metodologie e
didattiche teorico-pratiche; formazione dell’insegnamento militare di scuola
guida; trasporto intermodale delle merci pericolose).
Presso il Comando Artiglieria di Bracciano gli
studenti possono essere impiegati per la Conduzione
mensa (aspetti tecnici e contabili) e per la Conduzione, l’allestimento e la manutenzione delle sale museali.
Ancora Conduzione mensa ma anche Ricerca ed analisi agenti chimici ed agenti
biologici con l’alternanza presso il 7°
Reggimento Difesa NBC “Cremona” di Civitavecchia, il reparto specializzato nella “difesa” nucleare,
biologica e chimica, già utilizzato in Afghanistan, Iraq, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Albania e Macedonia. Altri
percorsi formativi sono stati avviati presso il Museo Storico dei Bersaglieri di Roma (censimento dei materiali di archivio e dei beni
museali; rilevazione fotografica e documentazione multimediale; allestimento
sale attività manutentive; accoglienza e cerimoniale; vigilanza ed
accompagnamento visitatori) e finanche alla Banda dell’Esercito di Roma (lezioni musicali destinate a una
trentina di studenti provenienti da licei musicali).
Studenti-marines
anche a luglio e ad agosto
Sempre in Lazio, è stato
l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) a farsi co-promotore di percorsi per le competenze trasversali e per
l’orientamento presso alcune importanti strutture della Marina Militare.
Con una circolare inviata il 2 settembre 2019 a tutti i dirigenti delle
istituzioni secondarie di secondo grado, l‘USR ha comunicato che “la Marina
Militare, nel dare concreta attuazione a quanto previsto dal Protocollo di
Intesa sottoscritto dal Ministero della Difesa con il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, il 13 dicembre 2017, intende realizzare, nell’anno
scolastico 2019/2020, percorsi PCTO attraverso la stipula di apposite
convenzioni con le Istituzioni scolastiche, afferenti i settori: Economico: Legale/Amministrativo/Finanziario;
Tecnologico: Costruzioni, Ambiente e
Territorio; Tecnico: Logistico/Infrastrutturale”.
Nella medesima circolare,
l’Ufficio Scolastico per il Lazio specificava che i percorsi formativi “si
svilupperanno, di massima, nei mesi di febbraio – marzo - aprile 2020” e che “il
pranzo degli studenti potrà eventualmente essere consumato presso le mense degli
Enti/Comandi di Forza Armata, con oneri a carico dei singoli studenti”.
Prevedendo un alto numero di richieste, sempre l’URS Lazio stabiliva per la
selezione degli istituti alcuni criteri guida: l’attinenza dell’indirizzo di studio
al percorso formativo proposto; la disponibilità
a svolgere le attività anche in periodi di sospensione dell’attività scolastica;
la disponibilità ad avviare i percorsi a partire dalle terze classi; l’ubicazione
geografica della scuola rispetto alla struttura ospitante.
Con la circolare, venivano
inviati pure alcuni programmi formativi predisposti dalla Marina. In
particolare, veniva presentato il Progetto
Tecnico infrastrutturale per cinque studenti per settimana presso il Quartier
Generale Marina di Santa Rosa, Roma, dove hanno
la loro sede il Comando in Capo della Squadra navale (CINCNAV) dal quale
dipendono direttamente tutte le unità e i comandi della Marina Militare; MARITELE,
il Centro principale delle telecomunicazioni e l’Informatica con capacità
di interconnessione con le maggiori reti e sistemi di supporto al comando Nato; e il COMFORAER, il Comando delle forze aeree
delle Marina. “La proposta
formativa relativa al Protocollo di Alternanza Scuola lavoro ha come finalità e
obiettivi l’illustrazione dei compiti del Servizio tecnico
infrastrutturale del Quartier Generale della Marina e delle principali attività
lavorative svolte; la conoscenza delle procedure amministrative finalizzate
all’efficienza dello strumento tecnico; l’acquisizione delle nozioni basilari
in materia di sicurezza del lavoro, antinfortunistica e di sicurezza
antincendio”, spiega lo Stato maggiore della Marina Militare. “Il percorso avrà
una durata complessiva di n. 28 periodi suddivisi dal lunedì al giovedì dalle ore
8 alle 15.30 ed il venerdì dalle 8 alle 12 e avrà come destinatari gli studenti
degli Istituti scolastici ad indirizzo tecnico. Le viste guidate si svolgeranno all’interno
del Comprensorio militare di Santa Rosa e coinvolgeranno una rappresentanza di personale
in forza al Comando per l’approfondimento di alcuni argomenti”.
Sempre a Roma lo Stato Maggiore della Marina Militare ha
predisposto progetti ASL presso l’Ufficio
Generali Affari Legali (UGAL) nell’“ambito legale – amministrativo –
finanziario” (sicurezza sui luoghi di lavoro; organizzazione FF.AA.-MM con elementi
di diritto pubblico; diritto amministrativo; affari parlamentari e tecnica
legislativa; modalità lavoro di staff presso lo SMM; introduzione al diritto
internazionale, diritto dei conflitti armati e diritto del mare); presso l’Ufficio Pubblica Informazione e
Comunicazione (Maristat-Upicom) su Media,
web, immagine e promozione; ancora a Maristat-Upicom,
Caserma “Paolucci”, su Biblioteche e
gestione archivi e Settore
amministrativo-finanziario; presso il Reparto
C4 e Sicurezza (Maristat C4S) su Networking
e progettazione. Al 7° Reparto Navi,
con sede in Piazza della Marina, Roma, ancora lo Stato Maggiore ha avviato stage formativi su Costruzioni, ambiente, territorio e
introduzione all’ingegneria navale ed al lavoro dell’Ufficio del Genio di
Marina. “Il 7° Reparto si
occupa della progettazione preliminare delle nuove Navi della Marina e dei
nuovi sistemi da installare a bordo; della ricerca di nuove tecnologie e dello
sviluppo dei programmi”, spiega lo Stato Maggiore nel programma proposto alle
scuole. “Finalità e obiettivi della
formazione sono quelli di far acquisire agli studenti le nozioni
fondamentali inerenti l’ingegneria navale e le peculiarità del progetto di una nave
militare. Saranno inoltre illustrati video promozionali della Forza Armata, e
video rappresentativi delle attività addestrative/operative svolte a bordo
delle navi (…) Destinatari sono gli allievi del 4/5 anno di Liceo Scientifico/Istituto
Tecnico, con attitudini caratteriali idonee a lavorare in un contesto
gerarchico come quello di un ambiente militare”. Quello di “familiarizzare gli
studenti con le problematiche di carattere legale ed amministrativo-finanziario
che riguardano la Marina Militare” è invece l’obiettivo del programma ASL presso
la Direzione Commissariato – MARICOMMI
di Roma. I temi affrontati sono ancora
la sicurezza sui luoghi di lavoro;
bilancio dello Stato e gestione finanziaria;
procedure di acquisizione di beni e
servizi e contratti ad evidenza
pubblica.
La
cattiva Pratica degli studenti-soldato
Ancora in Lazio,
l’Aeronautica privilegia l’aeroporto di Pratica
di Mare a Pomezia (uno dei più vasti scali militari di tutta Europa, 830 ettari di superficie) per la propria offerta
“educativa”. Il 6° Reparto Manutenzione Elicotteri (R.M.E.)
propone agli istituti industriali e professionali l’alternanza per la Manutenzione di sistemi avionici, meccanici
e telecomunicazioni, riparazioni strutturali e controlli non distruttivi; il CAE - Centro di addestramento equipaggi
Multi Crew agli istituti ad indirizzo aeronautico Attività pianificazione dei voli e Fight Dispatcher, Sala Operativa di
Reparto; il Reparto Addestramento
Controllo Aereo stage su Traffico
aereo e meteorologia; il Centro
Informazioni Geotopografiche Aeronautiche corsi di Cartografia-topografia e cartografia aeronautica. Intanto il Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mare
ha già sottoscritto una convenzione con l’I.S. “Largo Brodolini” di Pomezia
(Rm) per attivare percorsi formativi di 72 ore nei settori Tecnologia e Materiali Aeronautici e Medicina Aerospaziale. Anche
l’ITT “Enrico Fermi” di Frascati ha sottoscritto specifica convenzione ASL con
il Centro Studi Militari Aeronautici
(Ce.S.M.A.) e il 6° Reparto
Manutenzione Elicotteri di Pratica di Mare per accogliere una cinquantina
di studenti per percorsi di 400 ore complessive a persona.
Tirocini per gli studenti degli
istituti alberghieri presso il Bar della Sala convegni e organizzare e gestire eventi e per quelli degli istituti
industriali in Tecnica aeronautica sono
offerti invece dal 70° Stormo dell’Aeronautica
Militare di Latina, scuola di volo
dipendente dal Comando della 4^ Regione Aerea di Bari, che svolge le selezione
e l’addestramento dei futuri piloti delle forze armate italiane e di altre
nazioni Nato ed extra-Nato. Il
70° Stormo ha già ospitato centinaia di studenti dell’Istituto tecnico
aeronautico “U. Nobile” di Roma per stage su Logistica, gestione del traffico aereo, meteorologia e manutenzione
presso l’hangar del Gruppo Efficienza
Aeromobili. Altri percorsi d’alternanza per Tecnici aeronautici sono stati attivati dal 72° Stormo di Frosinone, altro ente
dell’Aeronautica preposto al conseguimento dei brevetti di pilota per il personale delle forze armate e di polizia
italiane e straniere.
Il Comando Supporti Enti di Vertice –
Centro Logistico Sportivo dell’Aeronautica Militare di Roma ha
aperto le sue strutture agli studenti delle scuole alberghiere. Il programma è orientato “al
coinvolgimento responsabile dei tirocinanti teso all’attività pratica nella
preparazione di menu; all’accoglienza in sala e nel servizio dei clienti nel
ristorante volto a favorire la gestione delle dinamiche relazionali per l’acquisizione
ed il consolidamento del livello formativo inquadrato nel saper fare; all’acquisizione e allo stoccaggio delle derrate
alimentari; alla predisposizione di buffet per eventi da allestire all’interno
della struttura e nel giardino a seconda della tipologia della finalità
(attività istituzionale, manifestazione sportiva, sodalizi o ricorrenze private);
disallestimento delle sale; attività di gestione di un bar; gestione di
criticità logistiche emergenti”. L’offerta è valida per otto studenti a
sessione della durata di 30 giorni.
Per i futuri geometri, il Comando Supporti Enti di Vertice (COMSEV) dell’Aeronautica
di Roma ha attivato un programma “orientato a fornire le competenze
riferite ai processi tecnico-logistici e decisionali connessi a concomitanti
interventi manutentivi strutturali con adeguamento del proprio comportamento
alle circostanze, alle risorse umane e agli strumenti in uso; gestione delle
pratiche di ufficio e iter connessi ai lavori pubblici e alla salvaguardia dei
beni architettonici; rilievi e attività pratica per allestimento segnaletica di
cantiere; redazione di capitolati tecnici (manutenzione lastrici solari,
risanamento muri, ristrutturazione servizi igienici, scelta materiali edili, bonifica
rifiuti speciali, ecc.); attività tecnica finalizzata al rilascio della
dichiarazione di Buona esecuzione lavori
dell’appalto”. Ogni sessione dura dieci giorni ed è destinata ad un massimo di
sei studenti. Alternanza scuola-lavoro pure all’idroscalo di Vigna del Valle in Archivistica
e ricerca storica; grafica, video e foto editing; area espositiva; guida
turistica anche in lingua inglese e francese; manutenzione e restauro con
il CSSAM / Museo Storico dell’Aeronautica
Militare (per gli istituti professionali nel settore turistico) e con
finalità ginnico-sportive presso il Centro
Sportivo dell’Aeronautica, anch’esso ospitato a Vigna del Valle.
A
stretto contatto con le truppe d’élite della Nato
In Campania, il 17° Reggimento addestramento volontari dell’Esercito
italiano di Capua offre annualmente stage di Orientamento-topografia e altro da concordare per 160 studenti,
mentre il Quartier Generale della Marina
Militare di Napoli (Quartgen) ha attività ASL di tipo scientifico-nautico per un numero massimo di 40 studenti. Molto più
articolata l’offerta formativa dell’Aeronautica Militare. Il Comando Aeroporto di Napoli-Capodichino
offre ad esempio programmi in Sicurezza
sui luoghi di lavoro; servizi antincendio e amministrativo-contabile;
cerimoniale e gestione eventi. Questo Comando assicura la funzionalità di tutti i servizi generali
dello scalo campano, lo “svolgimento delle attività degli aeromobili militari
nazionali, appartenenti a Paesi Terzi o alla Nato”, il supporto,
logistico-operativo e amministrativo ai Comandi e ai reparti di volo dell’US
Air Force e dell’US Navy di stanza a Napoli e di JFC Naples, il Comando strategico
Nato sito a Lago Patria, Giugliano, che sovrintende alle operazioni alleate in
un’area che comprende il continente africano, il Medio oriente, i Balcani e il
Caucaso.
Sempre
a Napoli-Capodichino, il 5°
Gruppo Manutenzione Velivoli (G.M.V.) dell’Aeronautica offre
agli studenti degli istituti industriali e professionali attività di Manutenzione di 1° e 2° livello tecnico su Auxiliary
Ground Equipment (A.G.E.) e su allenatore
strumentale del velivolo monomotore SF 260 e dell’Aliante Astir. Presso il 9°
Stormo “Francesco Baracca” di Grazzanise sono stati avviati invece
percorsi ASL in Controllo traffico aereo;
sicurezza volo; meccanica/elettronica; logistica
e navigazione aerea. Il 9º Stormo è inquadrato dal 2006
nella 1^ Brigata aerea “Operazioni Speciali”; da allora è stato impiegato in
alcune missioni di guerra, specie in Afghanistan. Lo Stormo
dispone in particolare di un gruppo di fucilieri
dell’aria che svolge attività di “controllo del territorio, difesa
CBRN, riconoscimento e disattivazione ordigni esplosivi, perlustrazione aree e
disposizione check-point”, attualmente operativo ad Herat. Dal
2012 nello scalo di Grazzanise è ospitato pure il 2nd NATO Signal
Battalion, reparto d’élite
dell’Alleanza atlantica con funzioni di Centro operativo mobile
per le telecomunicazioni nei teatri operativi, gerarchicamente dipendente dal
Comando JFC Naples di Lago Patria. Sempre a Grazzanise
è stata realizzata anche una pista in terra battuta che consente ai velivoli da
trasporto C-27J e C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa di addestrarsi per
operare fuori dei confini nazionali in ambienti “particolarmente ostili”. Ancora
in Campania, l’Accademia Aeronautica di
Pozzuoli ha attivato per le scuole secondarie Corsi basici di cultura, mentre la Fanfara dell’Aeronautica Militare di Napoli offre percorsi ASL agli
studenti dei licei musicali.
Lunghissimo l’elenco dei
programmi di alternanza e orientamento al lavoro attivati dalle forze armate in
Puglia. Alla Scuola di Cavalleria dell’Esercito
di Lecce si può apprendere l’Uso di
programmi informatici per la gestione contabile e amministrativa; la gestione archivio; la compilazione di database, mentre per le
scuole ad indirizzo sportivo è previsto l’impiego
di studenti in ambito palestra. Per lo svolgimento di “tirocini curriculari” nel
triennio 2017-2020, la Scuola di Cavalleria ha firmato convenzioni con l’IISS “F. Calasso”, il Liceo classico musicale “G.
Palmieri”, l’Istituto di cultura e lingue “Marcelline”, l’IISS “Cezzi De Castro
– Moro” e l’IISS “P. Colonna”, tutte scuole della città di Lecce. Recentemente
è stata definita pure una convenzione con il liceo scientifico “A.
Vallone” di Galatina “diretta a un gruppo di studenti particolarmente
interessati alla carriera militare”.
Un
Arsenale pigliatutti
Il Comando Marittimo Sud della Marina Militare (Marinasud) che ha sede
nel Castello Aragonese di Taranto ha avviato percorsi per Guida museale in lingua italiana e straniera; approcci teorici al trattamento dei reperti archeologici; attività di interesse storico-archeologico.
La Sezione Velica di Marinasud Taranto
“avvicina” gli studenti alla cultura
marinara e marinaresca, mentre la Direzione
di Munizionamento della Marina Militare (Diremuni), zona Buffoluto, Taranto,
offre programmi in Salute e sicurezza nel
mondo del lavoro e antinfortunistica nei vari luoghi di lavoro. Lo storico Arsenale Militare di Taranto ospita
stage in Chimico-informatica-telecomunicazioni-automazioni-elettrotecnica;
turistico-archeologico; attività di grafica e laboratorio
tecnologico. All’Arsenale sono già una decina gli istituti scolatici che hanno completato percorsi di
alternanza “affiancando le maestranze civili e militari nelle varie lavorazioni
navali e in molteplici attività
in officine, uffici, laboratori tecnologici, fisico-elettrici, chimici, ecc.”,
come riporta il sito della Marina Militare. Gli studenti hanno avuto modo di “visitare la
base dei sommergibili, assistere alle manovre di messa a secco delle unità
navali e portare a termine la ristrutturazione di una barca a vela e la
realizzazione di una web-brochure della Mostra Storica”. Al Museo
dell’Arsenale, gli allievi del liceo “Aristosseno” di Taranto hanno lavorato
all’organizzazione di una mostra fotografica per la “riscoperta e
valorizzazione di vari siti storico-culturali al suo interno e di altri siti
significativi della Marina Militare a Taranto, producendo dépliants, brochures,
video multimediali anche in lingua straniera”, come si apprende dal sito
internet istituzionale. Lo scorso
mese di dicembre, la Direzione dell’Arsenale Militare Marittimo
ha firmato convenzioni di alternanza scuola-lavoro per l’anno scolastico
2019-2020 per circa 860 studenti di nove istituiti di Taranto
(“Pacinotti”, “Vittorino da Feltre”, “Maria Pia”, “Archimede”, “Aristosseno”,
“Righi”, “Liside”, “Pitagora” e “Archita”) e delle scuole “Don Milani-Pertini”
di Grottaglie, “De Ruggeri” di Massafra, “Amaldi-Mondelli” di Statte, Giambattista
Vico di Laterza e “Archimede” di Barletta.
Ancora
il tecnologico “Archimede” e il professionale “Pacinotti”, insieme al liceo
scientifico “Battaglini” di Taranto e al
“Fermi” di Policoro, Matera, hanno sviluppato percorsi di alternanza
presso il Centro
di formazione e addestramento aeronavale di Taranto (MARICENTADD): agli studenti, tra l’altro, sono state fornite
“nozioni sull’organizzazione della Marina Militare, sull’arte marinaresca,
sulle telecomunicazioni e sui sistemi di telecomunicazione e di scoperta (sonar
e radar)”. A MARICENTADD gli allievi dell’ISS “Righi” di Taranto hanno svolto
pure “attività di manutenzione dei motori a turbina e alternativi”. Il Centro
di formazione e addestramento aeronavale è attualmente impegnato in diversi progetti
di cooperazione con le Marine da guerra di Algeria, Bangladesh, Cina,
Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Malta e Qatar.
Sempre a Taranto il Centro Ospedaliero Militare offre stage
sulla Salute e sicurezza nel mondo del
lavoro, antinfortunistica e turismo archeologico nei giardini Capecelatro. Sono
già sei gli istituti secondari cittadini (il
“Battaglini”, il liceo “Archita”, l‘IPS “Cabrini”, l’artistico “Calò Lisippo” e
gli immancabili “Pacinotti” e “Righi”) ad aver avviato laboratori e tirocini
presso i vari Reparti del Centro Ospedaliero. Il Comando Stazione Navale (MARISTANAV) propone invece programmi
d’alternanza nei settori tecnico-meccanico, tecnico-nautico e
delle telecomunicazioni. “L’intento del progetto ASL è di
creare una nuova tipologia di equipaggio composto dal personale della Forza
Armata, dagli studenti e dai loro insegnanti nonché dalle associazioni di
volontariato, per la diffusione e la salvaguardia della cultura marittima del
Paese in un percorso condiviso, innovativo e multidisciplinare”, spiega
l’ufficio stampa della Marina. Anche il Comando flottiglia sommergibili - Comflotsom di Taranto ha un suo
programma scuola-lavoro riservato ad un massimo di venti studenti l’anno e
relativo agli Impianti elettrici e agli
elementi di navigazione.
Approfondimenti
in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e visite guidate ai numerosi e
particolarissimi propri ambiti lavorativi sono offerti dal Comando Stazione Navale Maristanav di
Brindisi, mentre per 180 studenti sono stati aperti i cancelli della Stazione Aeromobili della Marina Militare
(Maristaer) di Grottaglie. Il Comando
di Maristaer, in particolare, ha ideato un pacchetto formativo sulle “finalità
istituzionali delle Forze Aeree della Marina e i legami con il territorio; le
procedure lavorative e di sicurezza in magazzini, laboratorio elettronico e simulatore
di volo; la verifica e manutenzione dei materiali e delle dotazioni”. Sempre a
Grottaglie, il 4° Gruppo Elicotteri e
il Gruppo Aerei Imbarcati s’incaricano
della formazione degli studenti nell’Organizzazione
tecnico-manutentiva del gruppo di volo. Al 4º Gruppo sono assegnati gli
elicotteri AB 212 AsuW/ASW per la lotta antinave
e antisommergibile e gli elicotteri d’assalto AB 212 NLA e SH/3D
Sea King (questi ultimi armati con lanciarazzi, siluri MK 46 e missili
superficie/superficie tipo Teseo), utilizzati in operazioni nel Golfo Persico,
Somalia, Etiopia, Eritrea, Albania, Afghanistan, Iraq, Libano. Il Gruppo Aeromobili imbarcati è invece l’unico
reparto dell’Aviazione Navale della Marina Militare ad avere in linea
velivoli ad ala fissa (gli aerei a decollo verticale AV/8B II “Harrier”,
utilizzati nel 1999 per sganciare bombe Mk82 e GBU 16 e missili AGM 65 “Maverick”
su obiettivi civili e militari in Kosovo e Serbia, nonché nella primavera-estate
del 2011 durante la guerra in Libia, dove hanno svolto “missioni di controllo,
intercettazione/interdizione navale e supporto aereo”).
Uno
Stormo di droni
Sempre in Puglia,
l’Aeronautica Militare offre ulteriori stage presso il 3° Gruppo Manutenzioni Autoveicoli e il 3° Reparto Genio di Bari (quartiere Mungivacca) sulla Manutenzione di autoveicoli ad alta velocità
operativa, mentre presso il 32°
Stormo di Amendola, Foggia, sono stati avviati percorsi d’alternanza per Manutentori aeronautici e di gestione amministrativa-logistica-contabile.
Anche il 32° Stormo di Amendola è stato impiegato nella seconda metà degli anni
novanta per le azioni di guerra in ex Yugoslavia e, a partire del 2001, in Iraq
e Afghanistan. Attualmente coordina pure le
attività operative, addestrative e tecniche dei droni MQ 1C “Predator 9A” ed MQ
9A “Predator B”, utilizzati dall’Aeronautica in Medio oriente, nei
Balcani, in Libia, in Corno d’Africa nell’ambito della missione antipirateria dell’Unione Europea “Atalanta” e in Kuwait
con la coalizione anti-ISIS. Per la loro
capacità e flessibilità d’impiego, i droni del 32° Stormo di Amendola sono
utilizzati pure in funzioni d’ordine pubblico e per il controllo
anti-immigrazione alle frontiere terrestri e marittime nel contesto delle
operazioni nazionali “Mare Nostrum” e “Mare Sicuro” e dell’Unione europea “EUNAVforMED” (Operazione Sophia). Il 32° Stormo è inoltre il primo reparto
aereo in Europa ad aver acquisito operativamente il controverso e costosissimo
cacciabombardiere F-35.
Percorsi di alternanza
scuola-lavoro anche in un’altra installazione strategica delle forze aeree
italiane e Nato, la base di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo Caccia. Il Comando del 36° si è offerto di attivare
stage in Meccatronica, informatica,
impianti elettrici, traffico aereo e meteorologia per un massimo di 125
studenti all’anno. Nel febbraio 2019 è stato sottoscritto un primo accordo di
partenariato con l’IISS “Euclide” di Bari e l’IISS “Orazio Flacco” di
Castellaneta che ha coinvolto una cinquantina
di allievi del terzo anno. “I tutor del 36° Stormo, nell’arco di tre settimane,
hanno accompagnato gli allievi in un percorso di conoscenza teorica e pratica
dell’organizzazione, delle attività, dei processi e delle procedure che
permettono ad un reparto operativo dell’Aeronautica Militare di mantenere
standard elevati e garantire, 365 giorni all’anno senza soluzione di
continuità, un servizio di controllo dello spazio aereo nazionale ed in
supporto alla Nato”, riporta letteralmente il sito dell’Aeronautica.
Quotidianamente, dallo scalo di Gioia del Colle decollano i cacciabombardieri Eurofighter 2000 “Typhoon” per
controllare il mar Adriatico e lo Ionio. L’installazione pugliese è nota però per
aver ospitato a partire del maggio 1960 la 36^ Aerobrigata d’Interdizione
Strategica dell’Aeronautica dotata di missili nucleari a medio raggio “Jupiter”
di provenienza Usa. Le postazioni di lancio erano dislocate su tutto il
territorio della Murgia, ma a seguito della “crisi di Cuba”, con gli accordi
tra John F. Kennedy e Nikita Kruscev del 1963 che scongiurarono il conflitto
nucleare, fu deciso anche lo smantellamento dei missili dislocati in Puglia.
Sino
a un massimo di 80 studenti possono essere ospitati annualmente dalla Scuola
Volontari dell’Aeronautica Militare (S.V.A.M.) che ha sede sull’idroscalo di Taranto e apprendere le
funzioni assegnate ai tecnici aeronauti ed elettronici. Va
rilevato come il sedime dell’idroscalo
ospiti pure un distaccamento della NATO Support and
Procurement Agency (N.S.P.A.)
l’organismo dell’Alleanza Atlantica con quartier generale a Capellen,
Lussemburgo, a cui sono
affidati compiti logistici e l’acquisizione di mezzi e materiali.
L’amorevole
alleanza Esercito-Ufficio Scolastico in Sicilia
Mentre in Calabria è solo il Comando
Militare dell’Esercito della Regione con sede a Catanzaro ad
essersi dichiarato disponibile ad avviare percorsi d’alternanza (ancora “da
concordare”), in Sicilia, l’11 aprile 2019, è stato firmato uno specifico Protocollo d’Intesa dal Comando Militare
dell’Esercito e dall’Ufficio Scolastico Regionale per consentire a un centinaio
di studenti delle scuole secondarie superiori dell’Isola di sperimentare per
qualche settimana un’attività lavorativa non retribuita in alcune delle caserme
della Brigata Meccanizzata “Aosta”.
La Sicilia, piattaforma per le operazioni militari nazionali, Usa e Nato nel
Mediterraneo, a partire dall’anno scolastico 2019-2020 diviene così la prima
regione d’Italia ad avere istituzionalizzato la figura del soldato-studente, tragica reminiscenza di quella che fu l’opera
balilla del ventennio fascista.
Motivazioni, finalità ed
obiettivi della partnership siciliana scuola-forze armate sono illustrati nella
premessa al Protocollo che reca in
calce le firme del direttore generale di USR Sicilia Maria Luisa Altomonte (da
qualche mese in pensione) e del generale di brigata Claudio Minghetti, già
Comandante del Contingente multinazionale schierato nella regione ovest
dell’Afghanistan e dal settembre 2019 nuovo comandante del Ce.Si.Va. - Centro
Simulazione e Validazione dell’Esercito di Civitavecchia. “Il Comando militare
dell’Esercito riserva particolare attenzione al mondo scolastico, accademico e
scientifico per la diffusione dei valori etico-sociali, della storia e delle
tradizioni militari, con un focus
sulla funzione centrale che la Cultura
della Difesa ha svolto e continua a svolgere a favore della crescita sociale,
politica, economica e democratica del Paese”, esordisce il documento. “Il
Comando pianifica e conduce annualmente molteplici attività di comunicazione
istituzionale espressamente dedicate alle studentesse e agli studenti delle
università e delle scuole di ogni ordine e grado attraverso eventi espositivi,
conferenze divulgative, visite presso Enti della Forza Armata ed altre forme di
collaborazione nel settore sportivo, sociale e formativo; ricerca e applica
soluzioni comunicative interattive espressamente rivolte alle nuove
generazioni, per affermare la conoscenza e il ruolo dell’Esercito al servizio
della collettività e divulgare le opportunità professionali e di studio
riservate alle fasce giovanili di riferimento; intende confermare e ampliare le
consolidate sinergie con il sistema educativo di istruzione e formazione, per
contribuire con proprie risorse, esperienze, conoscenze scientifiche,
tecnologiche e gestionali, al miglioramento della formazione
tecnico-professionale ed operativa delle studentesse e degli studenti”.
Dall’Ufficio di gestione
dell’intero sistema scolastico regionale, l’Esercito è visto come un’entità
chiave ed imperdibile occasione per “promuovere azioni di coordinamento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per
l’Orientamento” e “formulare progetti di inserimento nell’ambito delle
attività previste dalla legge 107/2015 (la famigerata Buona Scuola di Renzi & C., NdA), al fine di aumentare
l’offerta degli istituti di istruzione secondaria superiore della regione”. USR
Sicilia, in particolare, “considera l’apprendimento basato sul lavoro un
pilastro strategico delle attuali riforme della scuola e del lavoro che
individuano nel rafforzamento della relazione tra scuola e lavoro uno strumento
chiave per contribuire allo sviluppo culturale e sociale del paese”; inoltre
“garantisce e sostiene, in coerenza con le priorità strategiche di Europa 2020, l’acquisizione delle
competenze di cittadinanza per rispondere alle richieste di nuove competenze”
(assunti contorti e ripetitivi ma che hanno il pregio di affermare l’assoluta leadership di termini e concetti mutuati
dal mondo dell’industria e della produzione nella scuola del neoliberismo
imperante). E, ancora, con il Protocollo
d’Intenti, USR Sicilia “intende rafforzare la correlazione fra i sistema
educativo (sic) e la valorizzazione
del patrimonio artistico-culturale e naturalistico del territorio, anche
attraverso interventi mirati e puntali” (incomprensibile come ciò si possa fare
con l’Esercito che utilizza vasti territori in Sicilia di straordinario pregio
naturale e paesaggistico per war games ed esercitazioni, NdA).
“Visto il Protocollo siglato
tra Ministero della Difesa, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il 13 dicembre 2017,
teso a Rafforzare il rapporto tra scuola
e mondo del lavoro, le predette Istituzioni convengono e stipulano il
seguente protocollo il cui oggetto è la promozione, su tutto il territorio
siciliano di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento presso
o in collaborazione con Enti, Distaccamenti, Reparti e Comandi della Forza
Armata di stanza in Sicilia”, si legge ancora nell’accordo. “Tali Percorsi sono
rivolti a studenti frequentanti le terze, quarte e quinte classi delle scuole
superiori; a tal fine, il Comando Militare dell’Esercito curerà la promozione
della massima partecipazione al progetto da parte di tutte le proprie Unità in
Sicilia, quali soggetti ospitanti; la realizzazione e l’aggiornamento costante
di un congruo pacchetto di offerte formative disponibili da dette realtà
locali; il coordinamento e monitoraggio di ogni sviluppo dell’attività
formativa, in termini di orientamento a monte a supporto della controparte, di
eventuali correttivi ai singoli progetti, la raccolta di feedback a fine attività; la promozione di eventuali diverse forme
di collaborazione, rivolte a studenti e docenti, atte a favorire attività di
formazione”. Ruolo tuttofare dunque per il Comando militare, sia in fase di
programmazione dei contenuti e delle attività
didattico-educative, sia durante la loro realizzazione e finanche nella
valutazione finale dei risultati. Ad URS Sicilia è attribuito di contro un mero
impegno residuale: lo “svolgimento delle attività di promozione e pubblicizzazione
delle opportunità dei Percorsi offerti dall’Esercito”.
Da segnalare inoltre come l’articolo
6 del Protocollo d’Intenti imponga alle
istituzioni scolastiche e agli eventuali docenti referenti di conformarsi al
dovere di segretezza tipico degli appartenenti agli apparati armati dello
Stato. “Le Parti si obbligano, altresì, a prendere ogni necessaria e/o
opportuna precauzione al fine di adempiere all’obbligo di riservatezza, ivi
compreso quello di portarlo a conoscenza del personale che, di volta in volta,
verrà coinvolto nell’esecuzione del presente Protocollo e che venga dal
medesimo osservato”, si legge testualmente. “Gli obblighi di riservatezza
nascenti dal Protocollo dovranno essere rispettati dalle Parti per la durata di
tre anni successivi al termine del presente accordo”.
Cercasi
camerieri, giardinieri, hostess, fabbri e falegnami
Con una circolare inviata il
21 novembre 2019 ai dirigenti scolastici degli istituti secondari delle
province di Catania, Palermo e Trapani dal neodirettore dell’Ufficio regionale
Raffaele Zarbo (al momento la sua nomina risultava “congelata” dal MIUR e
successivamente è stata revocata) veniva sollecitata la stipula di specifiche
convenzioni con i militari referenti delle infrastrutture individuate per
ospitare gli studenti. L’elenco comprende il 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” di Catania dove è attivabile il
“percorso formativo” in riparazione
apparati telecomunicazione e veicoli; gestioni magazzini e depositi;
manutenzione del verde; gestione del servizio cucina e distribuzione vitto;
supervisione servizi di rete. A Palermo il 46° Reggimento Trasmissioni ospitato nella Caserma “Turba” consente
l’impiego degli studenti nel Cablaggio
strutturato nelle reti locali e nella gestione-supervisione di rete, mentre
presso il Centro documentale
dell’Esercito gli allievi in alternanza scuola-lavoro possono essere
impiegati in attività di public relations.
Altre opportunità per i liceali presso il Comando
Militare Esercito di Palermo con l’accoglienza
e l’accompagnamento dei visitatori in occasione di eventi e mostre
storico-artistiche e culturali, la gestione
della biblioteca e un non meglio specificato orientamento topografico Palermo, Catania, Trapani e Messina.
Sempre a Palermo, gli studenti degli istituti tecnici e professionali possono
formarsi presso la locale Sezione
Rifornimenti e Mantenimento (lavorazioni
meccaniche di officina; falegnameria; fabbro; verniciatura) e presso l’11° Reparto Infrastrutture (progettazione opere edili; assistente
cantieri opere edili-impianti). Dulcis in fundo, l’offerta di lavorazioni in officina-laboratorio presso
il 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani,
uno dei reparti d’eccellenza della Brigata Meccanizzata “Aosta”, motto …E vincere bisogna…, rientrato qualche
settimane fa da una controversa missione militare in Corno d’Africa.
Da parte sua, la Marina
Militare offre in Sicilia numerosi progetti ASL, principalmente in alcune
infrastrutture strategiche site nel comprensorio di Augusta, Siracusa, uno dei
maggiori poli navali italiani e Nato di tutto il Mediterraneo. Il Comando Stazione Navale (Marstanav) promuove
stage nel “settore analisi chimiche”, mentre la Direzione del Genio M.M. punta all’Affiancamento alla sezione Lavori per sopralluoghi in cantiere per disegni/rilievi
e a quella Demanio per pratiche di accatastamento. Presso l’Arsenale Militare Marittimo di Augusta
sono stati avviati invece percorsi formativi nel “settore tecnologico” (meccanica, elettronica ed elettrotecnica);
“economico” (amministrazione e logistica);
“nautico” (conduzione e costruzione del
mezzo, apparati ed impianti marittimi). Ai bacini di carenaggio
dell’Arsenale e ai magazzini
della Direzione di Commissariato di
Augusta hanno già completato un iter formativo gli studenti del Nautico “Duca degli Abruzzi” di Catania. Altra
convenzione è stata sottoscritta dal Comando
Marittimo “Sicilia” (Marisicilia) con
l’Istituto “F. Insolera” di Siracusa per avviare
il progetto denominato Abbellisci
l’ambiente che ti circonda. Le classi ad indirizzo servizi per l’agricoltura sono state impiegate presso il comprensorio di Punta Izzo di
Augusta nella “progettazione e successiva realizzazione del rinverdimento
delle aiuole e delle aree destinate al verde dell’area demaniale della Marina”, quella cioè
che è utilizzata periodicamente come poligono di esercitazione e per cui è
previsto un piano di ampliamento e potenziamento infrastrutturale fortemente
osteggiato dalla popolazione locale.
Il porto militare di Augusta, utilizzato anche per
la sosta e il rifornimento di unità di superficie e sottomarini a capacità
nucleare della Marina degli Stati Uniti d’America, ha ospitato le attività di
alternanza degli studenti dell’IPSIA “Efesto”
di Biancavilla, Catania, con tanto di “ispezione” al pattugliatore d’altura
“Sirio”
alle dipendenze del Comando Forze da
Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (Comforpat). “I militari hanno dato testimonianza diretta
dell’impegno profuso in azioni di salvaguardia, tutela e soccorso in mare nei
confronti del sempre crescente numero di migranti”, si legge nel report
dell’istituto etneo. Come purtroppo ormai accade con sempre più frequenza in
ambito scolastico, il pattugliatore “Sirio” è descritto come un mezzo con
funzioni “umanitarie”, evitando ogni accenno alle sue passate missioni
internazionali, come ad esempio quelle di addestramento delle unità dei
turbolenti paesi che si affacciano nel Mediterraneo e nell’Adriatico, la
partecipazione all’Operazione Cooperative Shield contro l’“immigrazione clandestina” nel Canale di Sicilia o
le “attività promozionali promosse dalla
Marina Militare a favore del comparto industriale italiano in Turchia”.
Il Comando della Stazione Marittima Elicotteri (Maristaeli) di Catania
Fontanarossa propone alle scuole percorsi ASL con Controlli non distruttivi (anche in lingua inglese); manutenzione
apparati elettronici-aeronautici e materiali Sicurezza volo; controlli chimici
combustibili avio; catalogatura materiali presso Magazzini; attività
infrastrutturali per geometri e tecnici edili. Sempre a Fontanarossa, il 3° Gruppo Elicotteri (Grupelicot) di
Catania accoglie sino ad otto studenti
per sessione per affiancarli ai propri Manutentori
aeronautici. Il Comando di Maristaeli
di Catania coordina e controlla le attività dei due gruppi elicotteri ospitati
nello scalo etneo e gestisce inoltre il Distaccamento Operativo di Pantelleria,
base “avanzata” delle forze aeree della Marina Militare e della Nato. Il 3º Gruppo Elicotteri è preposto alla lotta contro i
sommergibili e dal 1982 ha partecipato a numerose missioni all’estero (in
Libano, Albania, Somalia, Timor Est, Kosovo, Golfo di Aden, Afghanistan e Iraq).
Gli elicotteri EH-101 ASW/ASuW del
Grupelicot cooperano costantemente con i velivoli e i mezzi navali che
l’agenzia europea Frontex schiera nel
Mediterraneo centrale per contrastare i flussi migratori e, dal giugno 2015,
anche all’Operazione EUNAVFORMED
(Sophia) dell’Unione europea. Il 2° Gruppo,
infine, partecipa regolarmente all’operazione militare navale della Nato Active Endeavour che ha preso il via
subito dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 per “prevenire
movimenti di terroristi o traffico di armi di distruzione di massa e per la
sicurezza della navigazione” nel Mediterraneo.
Ospiti della capitale mondiale dei droni di guerra
Formazione e alternanze
scuola-lavoro con “articolazioni varie” e pacchetti di 40 ore settimanali “al fine di sviluppare e valorizzare le vocazioni
personali degli studenti, gli interessi e gli stili di apprendimento
individuali e per avvicinarli alle attività della Difesa”, vengono
offerti dal Comando Aeroporto di
Sigonella dell’Aeronautica Militare. Esso fornisce il supporto tecnico, logistico, amministrativo ed operativo
al 41° Stormo Antisom e ai Reparti rischierati ed in transito sull’omonima base
aerea, avamposto strategico delle forze armate nazionali, Usa e Nato e vera e
propria “capitale mondiale” dei droni killer e spia. Il Comando
dell’Aeronautica di Sigonella è inoltre responsabile della fornitura dei
servizi del traffico aereo della Sicilia orientale e degli aeroporti “civili”
di Catania-Fontanarossa e Comiso. A Sigonella, inoltre, sono ospitati i reparti
dell’Alliance Ground Surveillance (la forza Nato che sovrintende
alle operazioni del nuovo sistema di sorveglianza terrestre con droni AGS), il
Distaccamento con droni “Predator” del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare, i
vari rischieramenti ed assetti aerei che di volta in volta si alternano per effettuare
le più disparate operazioni nazionali ed internazionali (paesi Nato ed
extra-Nato, agenzia Frontex, missione EUNAVFORMED). Nella parte ovest del
sedime di Sigonella insiste da oltre 50 anni la Naval Air Station della Marina
degli Stati Uniti d’America, con oltre 5.000 tra addetti militari e civili, hub
strategico di tutte le missioni di guerra Usa in Africa, Medio Oriente ed
Europa orientale.
Il Comando
Aeroporto di Sigonella ha già avviato progetti ASL con l’ITC “Fabio Besta” di
Ragusa, sia all’interno del grande scalo aereo siciliano che in quello di Comiso
e nella Stazione radar dell’Aeronautica
di Noto-Mezzogregorio per “studiare le
telecomunicazioni e i sistemi d’antenna”. Nell’anno
scolastico 2015-16, gli studenti più meritevoli dell’istituto
ibleo sono stati premiati con uno stage presso il complesso Alenia-Leonardo
di Cameri (Novara) dove vengono assemblati i cacciabombardieri a capacità
nucleare F-35 di Lockeed Martin e, presso il 1°Reparto
Manutenzione Velivoli dell’Aeronautica Militare di Cameri, ente preposto alla riparazione dei cacciabombardieri “Tornado” ed “Eurofighter”. A condurre gli allievi in Piemonte era stato
proprio il 41° Stormo con un pattugliatore da guerra BR-1150 “Atlantic” decollato
dalla base di Sigonella. Dal novembre 2018, il
laboratorio di meccanica e propulsione aerea dell’ITC “Besta” è stato
“arredato” con tutti i componenti del velivolo “Atlantic” donati dopo la sua
dismissione dal Comando dell’Aeronautica di Sigonella. “Tutto il materiale
concessoci dalla forza armata è stato posizionato con il preciso obiettivo di
simulare un vero e proprio hangar dove far lavorare
gli studenti sulle parti reali dell’aeroplano”, ha spiegato la dirigente
dell’istituto di Ragusa. “Abbiamo pensato ad un percorso didattico realizzato
attraverso un laboratorio unico ed irripetibile, frutto di un’alleanza
educativa tra istituzioni, che renderà l’Atlantic ancora una volta attore
principale di un nobile servizio - effettuato a protezione dei nostri mari per
oltre 45 anni - attraverso l’educazione dei ragazzi, ispirati da virtù
fondamentali - tipiche degli equipaggi che hanno lavorato in simbiosi a bordo
dell’aeroplano - che con questo progetto si intendono richiamare: passione,
disciplina, lavoro di squadra, preparazione tecnica, fiducia e speranza in un
futuro da poter costruire”. Per la cronaca,
l’ITC “Besta” ha svolto progetti d’alternanza anche con la Guardia Costiera di
Catania. “Gli alunni si sono cimentati nella manutenzione degli elicotteri
destinati al progetto Frontex”, riporta il sito internet dell’istituto.
Altre
convenzioni ASL sono state sottoscritte dal Comando dell’Aeronautica di
Sigonella con l’Istituto Tecnico Aeronautico “Arturo Ferrarin” di Catania e
l’I.S.S. “Ettore Majorana” di Gela, con percorsi
didattici su “controllo dello spazio aereo, della meteorologia, della
manutenzione e dell’attività dei Gruppi Volo del 41° Stormo”. Nel maggio 2019,
il Comando del 41° Stormo ha firmato
un accordo con un altro istituto “Majorana”, questo con sede a Milazzo, per dar
vita a percorsi di alternanza per gli
allievi dell’indirizzo “Trasporti, logistica e conduzione del mezzo aereo”. Il 41°
Stormo di Sigonella ha ospitato anche una cinquantina di studenti
del Liceo Scientifico “Arangio Ruiz” di Augusta. “Gli allievi – spiega
l’Ufficio stampa dell’Aeronautica - hanno seguito il personale militare nelle
articolate attività di gestione della struttura, affiancando a rotazione gli
operatori di controllo dello spazio aereo, il personale del servizio Radar, gli
ufficiali e sottoufficiali del Meteo, i tecnici del gruppo manutentori
velivoli, interloquendo, inoltre, con i piloti ed i componenti degli equipaggi,
nei gruppi di volo”. Altre convenzioni scuola-lavoro e orientamento
post-diploma sono state firmate con l’I.I.S.
“Enrico De Nicola” di San Giovanni La Punta, l’Istituto “Giosué Carducci” di
Comiso e il Liceo Classico “Empedocle” di
Agrigento. Alternanza anche per
gli studenti dell’Istituto
Nautico “Leonardo Da Vinci” di Milazzo presso l’Osservatorio Meteorologico
di Messina, grazie
ad un Protocollo d’Intesa stipulato con il Comando dell’Aeronautica di Sigonella per il triennio 2017/2020.
Full immersion nei poligoni della morte invisibile
Altrettanto
variegata l’offerta scuole-caserme in
Sardegna, un’altra piattaforma di lancio delle operazioni delle forze armate
italiane e straniere in mezzo mondo. Nell’isola de La Maddalena, già utilizzata come stazione di supporto e
rifornimento dei sottomarini a propulsione e capacita nucleare della Marina
militare Usa e dove si sono anche verificati gravi incidenti con contaminazione
radioattiva dell’ambiente marino, il Comando
Zona Fari della Sardegna della Marina Militare offre percorsi con Nozioni sulla gestione di un ente operativo
e pratiche su attività di officina meccanica (saldatura - tagli su metalli –
assemblamento di strutture portanti dei segnalamenti marittimi (boe
diurne-notturne/medie elastiche). Convenzioni alternanza scuola-lavoro con
l’Istituto Nautico “Buccari” di Cagliari sono state sottoscritte sia dalla Direzione Genio Militare per la Marina (Marigenimil)
(formazione in “ambito officine”) e dal Comando supporto logistico e di presidio
della Marina Militare in Sardegna / MariCagliari (Attività velica). Sempre la Marina cerca
studenti degli istituti alberghieri da impiegare in “ambito sala/cucina” presso
i Circoli Ufficiali e Sottufficiali di
Cagliari, mentre l’Aeronautica Militare ha aperto ai diplomandi geometri il
proprio Distaccamento Aereo di Alghero (Logistica per trasporti e movimenti).
Proposta ASL d’eccellenza è
quella presso il Reparto Sperimentale Standardizzazione al Tiro Aereo (R.S.S.T.A.) di Decimomannu (Villasor),
dove agli stagisti provenienti da istituti ad indirizzo tecnico, professionale,
umanistico e scientifico viene assicurato anche il vitto e l’alloggio. Tra i
primi “fortunati” frequentatori della grande infrastruttura aerea gli studenti dell’Istituto Tecnico “Dionigi Scano” di Cagliari, che
oltre a cimentarsi nella grande sala radar hanno avuto modo di approfondire le
caratteristiche del velivolo addestratore Aermacchi M-346A, utilizzato dal 61°
Stormo di Galatina per formare i futuri piloti militari dell’Aeronautica. Situato
a pochi chilometri da Cagliari, Decimomannu è uno dei più trafficati scali
militari di tutta Europa: si stima che dal 1955 ad oggi vi siano stati
rischierati più di 400 reparti appartenenti a 21 Nazioni, con 150 differenti
tipi di aeromobili. Esso rientra tra le basi italiane concesse segretamente
nell’ottobre 1954 alla Nato e agli Stati Uniti d’America, congiuntamente ad
Aviano, Camp Darby (Livorno), Napoli-Capodichino e Sigonella, ma oggi il suo
status giuridico si è fatto più ibrido, così da essere utilizzato anche da
paesi non aderenti all’Alleanza Atlantica o da grandi aziende private del
comparto militare-industriale italiano e internazionale. Da Decimomannu è
decollato per la prima volta il prototipo di robot-killer nEUROn, l’aereo senza pilota da combattimento
coprodotto da Italia, Francia, Svezia, Spagna, Svizzera e Grecia. Con un costo
unitario superiore ai 25 milioni di euro, il nEUROn opererà colpendo i target e
uccidendo a distanza grazie agli ordigni di precisione per gli attacchi
aria-suolo a guida laser.
Tra
i compiti chiave del Reparto Sperimentale Standardizzazione al Tiro Aereo di
Decimomannu c’è quello di garantire il
supporto tecnico e logistico ai reparti di volo dell’Aeronautica militare in addestramento
nei poligoni di Perdasdefogu e Capo San Lorenzo, importantissimi per la
sperimentazione delle nuove tecnologie di guerra globale in ambito Nato ed
extra-Nato. Non poteva mancare così l’opportunità per gli studenti della
Sardegna di accedere a percorsi di alternanza anche in queste due martoriate
aree. Nell’elenco delle infrastrutture individuate dall’Aeronautica Militare ci
sono infatti il Distaccamento
aeroportuale di Capo San Lorenzo, Cagliari e il Poligono sperimentale e di addestramento interforze Salto di Quirra (P.I.S.Q.) di Perdasdefogu, Nuoro. Si
tratta complessivamente di 110 posti disponibili all’anno per gli studenti di
quasi tutti gli indirizzi, a cui ancora una volta è assicurato il vitto e
l’alloggio per tutto il periodo formativo. Le due infrastrutture operano
congiuntamente sin dalla seconda metà degli anni cinquanta del secolo scorso,
attuando le “predisposizioni operative,
tecniche e logistiche per la messa a punto di velivoli, missili, razzi e radiobersagli”.
I poligoni sardi operano sia nel settore della sperimentazione a terra ed in
volo di sistemi d’arma complessi, che in quello dell’addestramento all’impiego
di ogni tipologia di armamento per l’uso aereo, navale e terrestre. Il P.I.S.Q.
di Perdasdefogu provvede inoltre all’addestramento del personale delle forze
armate italiane ed alle esigenze di molte aziende ed enti scientifici che ne
usufruiscono per le loro ricerche (tra questi il Centro italiano ricerche
aerospaziali, il CNR, l’Agenzia Spaziale Europea, la NASA statunitense, la
società Avio S.p.A. produttrice dei lanciatori spaziali europei Ariane 3 e Ariane 4 e del nuovo Vega).
L’impatto
sulla salute, l’ambiente e il territorio delle attività all’interno del
poligono di Salto di Quirra è stato a dir poco devastante. Nel gennaio 2011, le
aziende sanitarie locali di Lanusei e Cagliari hanno reso noto i risultati
delle indagini svolte all’interno del P.I.S.Q. a seguito di una serie di
circostanziate denunce da parte di militari e civili che avevano prestato
servizio nel poligono e da parte di chi risiede nelle sue vicinanze,
improvvisamente ammalatasi di gravi patologie tumorali (la cosiddetta sindrome di Quirra). Le analisi dei
medici delle ASL avevano stabilito una “coincidenza statisticamente
significativa tra malformazioni negli animali e tumori emolinfatici nei pastori
stanziati presso determinati ovili”. Fra le possibili cause veniva ipotizzato l’inquinamento
da nanoparticelle e l’utilizzo di proiettili contenenti uranio
impoverito durante la sperimentazione di nuovi sistemi d’arma. A seguito
della pubblicazione degli studi delle ASL, nel febbraio 2011 fu ordinato il sequestro
e l’interdizione alla navigazione di un’area di 100 ettari di fronte a Capo San
Lorenzo, nei cui fondali furono individuati innumerevoli residui bellici. Le
successive inchieste giudiziarie, fortemente osteggiate dai vertici delle forze
armate, si sono concluse nel luglio del 2014 con la richiesta di rinvio a
giudizio degli ufficiali succedutisi alla guida del Poligono sperimentale e di addestramento interforze di Salto di Quirra,
con l’accusa di “omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”
e disastro ambientale. Il processo è ancora in corso al Tribunale di Cagliari
ma è fortissimo il rischio che intervenga la prescrizione prima della sentenza
di primo grado.
Nonostante
gli accertati pregiudizi per la salute dei test dei sistemi di morte a Salto di
Quirra, nel novembre 2018 al Poligono
sperimentale sono stati ospitati 23 studenti del corso Trasporti e logistica dell’Istituto
Tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano per uno stage ASL, grazie al quale - come
spiegato dalla dirigente Marilina Meloni – “hanno potuto rafforzare le proprie
conoscenze e acquisire abilità, nonché orientarsi verso le future scelte
lavorative, affrontando svariati ambiti disciplinari, dalla Sicurezza sul lavoro al controllo spazio aerei;
sicurezza volo; radioassistenza e radar; reti e telecomunicazioni; meteorologia;
pubblica informazione e comunicazione; topografia; primo soccorso; procedure
antincendio”. Meno di un anno dopo, grazie al supporto dell’Associazione
Nazionale Paracadutisti d’Italia (associazione d’Arma costituita da ex parà
militari), un gruppo di studenti dell’Istituto “Mossa” ha potuto conseguire il
brevetto di abilitazione al lancio con paracadute “per ottenere un punteggio in
più in fase concorsuale per l’accesso nelle Forze Armate”.
Nel
marzo 2019 anche gli studenti delle classi terze delI’Istituto Tecnico “Primo
Levi” di Quartu, Cagliari, si sarebbero dovuti recare al P.I.S.Q. di
Perdasdefogu per intraprendere un percorso
per le competenze trasversali e l’orientamento, ma le proteste delle
associazioni antimilitariste sarde e di alcuni genitori hanno convinto il
dirigente dell’istituto a decretare la “sospensione” del progetto full immersion (durata prevista cinque
giorni). “Ci chiediamo se verranno fatti presenti i dati relativi
all’inquinamento da polveri sottili che il Poligono di Quirra produce, le
mancate possibilità di sviluppo culturale e turistico che esso ha creato, o se
verranno aggiornati gli studenti sugli ultimi sviluppi del processo che ha
coinvolto i vertici dell’esercito per i danni alla salute che il Poligono ha
causato in tutti questi anni”, avevano denunciato gli attivisti
dell’associazione A Foras-contra
s’occupatzione militare de sa Sardigna. Alla fine è prevalsa la
ragionevolezza, sancendo così una prima piccola vittoria contro il dilagante
processo di militarizzazione dell’istruzione e del sistema educativo nazionale.
Trombettieri e tamburini per le Fanfare di mezza
Italia
Nella
lunga lista delle offerte d’alternanza ci sono anche quelle di altri apparati
armati dello Stato, primo fra tutti il Corpo
delle Capitanerie di Porto che ha messo a disposizione degli istituti
scolastici quasi tutti i propri enti territoriali e quasi un migliaio di posti per
gli alunni-stagisti. Conoscenza
delle attribuzioni delle Capitanerie di Porto con specifico riferimento alle
funzioni amministrative quali la gestione del personale marittimo, del
naviglio, della sicurezza della navigazione, del soccorso e salvamento, della
pesca ed ambiente, sono gli obiettivi formativi proposti. Le
Capitanerie interessate sono quelle di Chioggia
(massimo 2 studenti), Savona (24), Viareggio (20), Livorno (36), Porto Ferraio
(16), Marina di Carrara (10), Pesaro (16), Civitavecchia (20), Pescara
(20), Napoli (40), Taranto (130), Barletta (4), Molfetta (4),
Gallipoli (130), Manfredonia (100), Bari (60), Reggio Calabria
(20), Augusta (20), Mazara del Vallo (16), Catania (60), Sciacca (40), Marina di
Pozzallo (6), Gela (16), Olbia (40), La Maddalena (40), Cagliari
(80).
L’Arma dei Carabinieri offre in tutto il territorio nazionale percorsi e stage con istituti tecnici e
professionali nel settore turistico e, presso le proprie Scuole Allievi di Roma, Torino,
Reggio Calabria, Campobasso e Iglesias, percorsi con i
licei e gli istituti professionali. In Trentino Alto Adige sono disponibili
sino a 20 posti per gli studenti provenienti dai licei a indirizzo sportivo
presso la Sezione Sport Invernali dei
Carabinieri di Selva di Val Gardena, Bolzano. Altri 100 posti per gli
studenti dei licei musicali sono disponibili con le Fanfare dei Carabinieri di Milano, Roma e Palermo, mentre 20 posti
sono riservati agli allievi dei licei e degli istituti professionali presso il Centro Cinofili di Firenze. Ulteriori
possibilità di alternanza sono offerte dalla Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, Rieti (destinatari gli
istituti agrari) e dal 4° Reggimento dei
Carabinieri a cavallo di Rieti (per gli studenti degli istituti
professionali, tecnici e agrari).
Antonio Mazzeo - Insegnante,
peace-researcher e giornalista impegnato nei temi della pace, della
militarizzazione del territorio, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta
alle criminalità mafiose. Ha pubblicato diversi saggi sulla presenza militare
in Italia, sui conflitti nell’area mediterranea, sugli interessi delle
organizzazioni mafiose nella realizzazione delle Grandi Opere. Tra i
volumi pubblicati: Sicilia armata
(1991); Colombia l’ultimo inganno
(2001); I Padrini del Ponte
(2010); Il Muostro di Niscemi. Per le
guerre globali del XXI secolo (2013). Ha
ricevuto il “Premio G. Bassani – Italia Nostra 2010″ per il giornalismo e nel
2013 il 2° premio nazionale “Gruppo Zuccherificio” di Ravenna per il giornalismo
di inchiesta. In qualità di formatore ha partecipato
a numerosi corsi di aggiornamento destinati agli insegnanti sui temi
dell’educazione alla pace. Per consultare articoli e pubblicazioni: http://antoniomazzeoblog.blogspot.it e https://independent.academia.edu/AntonioMazzeo.
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