La Cazzata Drone di Palermo Capitale della Cultura italiana
Al via oggi dalla base di Sigonella il
progetto "Cassata Drone", evento che "animerà il mese di aprile
la scena artistica siciliana" in vista della kermesse "Palermo
Capitale Italiana della Cultura" e “Manifesta 2018”, la biennale d'arte
contemporanea internazionale che prenderà il via nel capoluogo regionale a metà
giugno.
Un sedicente "evento
artistico-culturale", quello di Cassata-drone che secondo i promotori
"nasce da uno studio della città e riprende,
nel titolo volutamente provocatorio, l’idea della cassata e del drone con
l’obiettivo di lavorare su contrasti, sbordature e ossimori che convivono nella
terra siciliana, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea".
"Il progetto si
articola in residenze, incontri, mostre e dibattiti, aventi come fine quello di
offrire al pubblico una visione estetica e artistica di Palermo attraverso due
nuclei tematici: la cassata, simbolo della tradizione gastronomica isolana, e
il drone, l’aereo militare a pilotaggio remoto di cui i cieli e le terre
siciliane sono la base ideale", spiegano gli organizzatori. "La
cassata siciliana incarna l’humour, la storia e le dominazioni siciliane
“zuccherando” metaforicamente la parola “drone”, ossia “ronzone”, un tempo fuco
senza pungiglione e oggi minacciosa macchina militare. Il nostro progetto
assimila le forme e l’estetica della cassata – simbolo indiscusso della Sicilia
– a quelle del drone, simbolo a sua volta della presenza militare della Nato
sull’Isola. In particolare, siamo interessati alla forma dell’oggetto drone, al
suo modo di funzionare e di creare un’economia nel paesaggio siciliano che è
completamente aliena ai cittadini”.
Il senso di avviare
il progetto dalla grande base di guerra siciliana, oggi capitale mondiale degli
aerei senza pilota (non solo sotto il controllo Nato, ma anche di Stati Uniti,
UE-Frontex e Italia), è spiegato ancora dagli organizzatori. "Il tema
indagato è l’interazione con le forme della base militare di Sigonella e il suo
impatto antropizzante sul territorio in riferimento alla storia dell’architettura
e ai miti siciliani".
Si prevedono perfino
workshop "formativi" nelle scuole medie inferiori della provincia di
Palermo. “Cassata Drone, un segno nel paesaggio siciliano contemporaneo”, con
attività della durata di una settimana "da svolgersi per due ore al giorno
oppure di tre giorni per quattro ore al giorno". Tra i temi del seminario
"Il drone militare come nuova forma inserita territorio siciliano: a cosa
serve e come è impiegato ai fini della sicurezza? Ragioniamo su pregi e difetti
di questa macchina". Sì appunto,
"pregi e difetti". I pregi di uccidere da lontano, fuori da ogni
controllo; i difetti di scambiare – non poche volte – bambini, donne e anziani
per feroci "terroristi"....
Sempre secondo gli
organizzatori, “Cassata drone” si configura “come una mostra (16/08 – 20/09) ed
evento collaterale dei più ampi eventi a Palermo e Provincia per il 2018:
Palermo Città della Cultura Europea e Biennale Nomade di Arte Contemporanea
Manifesta12 -Il Giardino Planetario. Coltivare
la Coesistenza”.
Se così fosse, si
tratterebbe di un fatto di una gravità inaudita. Il soffocante processo di
dronizzazione della Sicilia e i devastanti effetti geostrategici, socio-ambientali,
giuridici ed economici della trasformazione dell’Isola in piattaforma-poligono
dei velivoli senza pilota, sono stati documentati da intellettuali, giuristi,
giornalisti e soprattutto dalle numerose realtà che si sono opposte in questi
anni alla realizzazione a Niscemi del terminale terrestre del MUOS, il sistema
di telecomunicazioni della Marina USA che tra i suoi compiti ha proprio quello
di guidare le operazioni di guerra dei droni in tutti gli scacchieri
internazionali.
Per questo è assolutamente doveroso e necessario
che gli organizzatori degli eventi internazionali previsti a Palermo nei prossimi
mesi si dissocino immediatamente da “Cassata droni”; invitiamo altresì tutte le
scuole del palermitano a boicottare i workshop pseudo-informativi previsti o
già organizzati nell’ambito di questo mistificante progetto “artistico-culturale”.
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