Marco Minniti e la ragnatela ICSA, fondazione di generali e super 007
Poco nota al grande pubblico ma influentissima la Fondazione
ICSA
(Intelligence Culture and Strategic
Analysis), il centro studi sui temi d’intelligence e analisi militare costituito
a Roma nel novembre 2009 da Marco Minniti (neoministro dell’Interno) e dal
Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, gran tessitore di trame con
organizzazioni e servizi segreti in ambito nazionale e Nato. Di ICSA, Cossiga è
stato presidente onorario sino alla sua scomparsa e Minniti presidente
esecutivo sino alla nomina a sottosegretario del governo Renzi, quando è stato
sostituito dal gen. Leonardo Tricarico,
già capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, comandante della 5^ Forza aerea tattica
della Nato, vicecomandante della Forza multinazionale nel conflitto dei Balcani
e consigliere militare di ben tre Capi di governo (D’Alema, Amato e
Berlusconi).
Vicepresidente della fondazione il prefetto Carlo
De Stefano, già questore ad Avellino e Firenze, poi responsabile
della sicurezza del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Dal 2001 al
2009 De Stefano è stato capo dell’UCIGOS (l’ufficio per le investigazioni e le operazioni speciali della Polizia che coordina le attività degli
uffici Digos) e presidente del Comitato di analisi strategica antiterrorismo
(Casa). L’alto funzionario ha pure ricoperto un incarico come sottosegretario
all’Interno, presidente del consiglio Mario Monti, ministra Anna Maria
Cancellieri.
Della Fondazione ICSA è segretario generale Paolo
Naccarato, alto funzionario statale incaricato nel 1994 dal governo di
organizzare il vertice G7 di Napoli. Eletto consigliere regionale in Calabria nel
2000 con il listino del presidente Giuseppe Chiaravalloti (Forza Italia) in
quota al movimento fondato da Francesco Cossiga, Naccarato ha poi ricoperto
l’incarico di presidente della Commissione per le riforme istituzionali della
Regione. Nel 2006 è stato nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (Romano
Prodi) con delega alle riforme istituzionali e ai rapporti con il Parlamento; qualche
anno dopo, Naccarato è tornato alla regione d’origine per ricoprire l’incarico
di assessore nella giunta presieduta da Agazio Loiero (Margherita). Dopo una
breve parentesi con l’effimera associazione politica di Luca Montezemolo, Italia
Futura, nel maggio 2013 Naccarato ha ottenuto il seggio in Senato con la Lega
Nord in rappresentanza del movimento dell’ex ministro di centrodestra
Giulio Tremonti. Con l’elezione in Parlamento, non si sono concluse le
migrazioni politiche del segretario ICSA: ai leghisti è stata preferita prima
l’adesione al Gruppo Grandi Autonomie e Libertà, poi al Nuovo Centrodestra di
Angelino Alfano, infine ancora il GAL.
Vicesegretario della fondazione, il giornalista Giovanni
Santilli, già segretario particolare presso la Presidenza del Consiglio
(1998-2000) e del ministero della Difesa (2000-2001, sottosegretario Minniti), nonché
ex consigliere politico dello stesso Minniti viceministro dell’Interno nel
biennio 2006-2008.
Eterogeneo per ideologie e
orientamenti politici anche se in buona parte i cuori battono per l’ordine
sociale e la conservazione, il consiglio scientifico della Fondazione ICSA
testimonia la portata e la forza della rete di relazioni istituzionali,
nazionali e internazionali, realizzata nel tempo da Marco Minniti. Si tratta di
una lunga lista di Capi di Stato Maggiore delle forze armate e dell’Arma dei
carabinieri; comandanti dei reparti speciali della Nato e dei servizi segreti;
segretari e consiglieri militari di presidenti del consiglio e ministri;
diplomatici, magistrati, responsabili della security di importanti holding
economiche; giornalisti, professori universitari e finanche consulenti e
analisti della CIA e dei dipartimenti statunitensi per la lotta al terrorismo.
Coordinatore del Consiglio
scientifico della Fondazione ICSA il sociologo Italo Saverio Trento.
Membri:
Amm. Gianfranco Battelli, dal 1979 al 1983 a capo del cosiddetto “ufficio I” incaricato
della valutazione, produzione e aggiornamento di tutti i documenti d’intelligence
della Marina Militare; successivamente capo di Gabinetto del ministero della
Difesa e dal 1996 al 2001 direttore del Sismi (i vecchi servizi segreti
militari) e infine consigliere della Corte dei Conti.
Amm.
Sergio Biraghi, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare dal
2004 al 2006 e poi consigliere militare del Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi.
Gen.
Carlo Cabigiosu, già vicecomandante del Corpo d’Armata di reazione Rapida della
Nato in Germania, poi Capo di Stato maggiore del Comando Regionale
delle Forze Terrestri Alleate del Sud
Europa (il primo generale italiano ad assumere tale carica, da sempre
ricoperta da militari Usa), comandante della Forza Nato in Kosovo (2000-01),
rappresentante dell’Italia al Senior Official Group (SOG) della Nato per la revisione
della struttura di Comando dell'Alleanza e infine consigliere militare della
Missione italiana in Iraq (2003-04).
Gen. Vincenzo Camporini, dal 2008 al 2011 Capo di Stato maggiore della difesa e poi consulente
dell’allora ministro degli esteri Franco Frattini; oggi è vicepresidente dell’Istituto
Affari Internazionali e membro della Fondazione Italia-Usa.
Giovanni De Carli ed Edoardo Esposito, generali della Guardia di
Finanza.
Gen.
Giampaolo Ganzer, già comandante dei reparti dei Carabinieri
impegnati contro la colonna veneto-friulana delle Brigate Rosse e delle teste
di cuoio che liberarono il generale Usa
James Lee Dozier sequestrato dalle Br a Verona nel 1981. Nel 2002 è stato nominato comandante del
ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dell’Arma dei Carabinieri, incarico
ricoperto sino al luglio 2012 nonostante la condanna in primo grado a 14 anni
per “associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato,
al falso e ad altri reati”, commessi nel corso di alcune operazioni antidroga
dei ROS. Dopo la riduzione della condanna in secondo grado a 4 anni e 11 mesi
di reclusione, lo scorso anno è scatta la prescrizione per i reati dopo la
revisione della Cassazione.
Gen. Fabio Mini, esperto di
geostrategia, ex comandante della missione Nato in Kosovo dal 2002 al 2003, autore di articoli per Limes,
l’Espresso, la Repubblica e Il Fatto
Quotidiano.
Gen.
Mario Nunzella, già Capo di Stato maggiore dell’Arma dei
Carabinieri, ex consigliere per la sicurezza del Presidente del Consiglio
Massimo D’Alema, poi responsabile del coordinamento delle forze di polizia
presso il Ministero dell’Interno. Nel giugno 2000 è stato nominato comandante
del ROS dei Carabinieri.
Gen. Stefano Panato, ex sottocapo
di Stato maggiore dell’Aeronautica (si è interessato
ai programmi di sviluppo dei cacciabombardieri Tornado, Amx ed Eurofighter 2000), poi
presidente del Centro Alti Studi per la
Difesa (CASD), l’organismo di più alto livello nel campo della formazione e
degli studi di sicurezza e vicedirettore del Sismi e dell’AISE (l’agenzia che
sovrintende alla gestione dei servizi segreti). Dal 1999 al 2002 è stato
consigliere militare presso la Rappresentanza d’Italia al Consiglio Atlantico a
Bruxelles; oggi ricopre il ruolo coordinatore del Centro Studi Militari
Aeronautici (Cesma) “Giulio Dohuet” di Roma.
Gen. Luciano Piacentini, già comandante del battaglione d’assalto
“Col Moschin” e successivamente capo di Stato Maggiore della brigata
paracadutisti “Folgore” e consigliere per la sicurezza in diverse aree del
continente asiatico.
Gen.
Sergio Siracusa, prima addetto militare presso l’ambasciata
d’Italia a Washington, poi sottocapo di Stato maggiore presso il Comando Forze terrestri alleate del Sud
Europa di Verona, direttore del Sismi dal
1994 al 1996, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri dal 1997 al 2002 e infine Consigliere di Stato.
Giancarlo Capaldo, procuratore aggiunto presso il Tribunale
di Roma ed ex collaboratore dei ministri della prima Repubblica
Sebastiano Vassalli e Virginio Rognoni.
Stefano Dambruoso, ex
magistrato a Milano dove ha condotto inchieste sulle cellule anarco-insurrezionaliste
e sul terrorismo jidahista in Italia, dal 2008
Capo dell’Ufficio coordinamento attività internazionali del ministero
della Giustizia, poi membro del Consiglio direttivo dell’Agenzia per la
sicurezza nucleare e dal febbraio 2013 deputato alla Camera, eletto in
Lombardia con Scelta Civica e transitato nel gruppo scissionista Civici e
Innovatori. Membro anch’egli della Fondazione Italia-USA, nel gennaio 2016,
unitamente al parlamentare Pd Andrea Manciulli (presidente della delegazione
italiana presso l’Assemblea parlamentare della
NATO) ha presentato la proposta di legge “Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo
jihadista”.
Nicola Di Giannantonio, prefetto fuori ruolo presso la Presidenza del
Consiglio nel 2000 e successivamente direttore della Sovrintendenza Centrale dei Servizi di
Sicurezza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Domenico
Vulpiani, prefetto e direttore dell’Ufficio centrale ispettivo del
Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, dal 1978 al 1988 responsabile dei servizi di
protezione dei Presidenti della Repubblica Francesco Cossiga e Oscar Luigi
Scalfaro, di alcuni presidenti del Consiglio e ministri dell’Interno. Dal 1990
al 1996 presso la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione ha ricoperto diversi
incarichi in materia di antiterrorismo; dal 1996 al 2001 è stato a capo
della DIGOS di Roma, dal 2001 al 2009 direttore del Servizio Polizia Postale,
ufficio specializzato nel contrasto ai crimini postali ed informatici e del Centro
Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture
Critiche del Paese.
Giovanni Castellaneta, già ambasciatore d’Italia negli
Usa dal 2005 al 2009 (anni in cui vengono sottoscritti accordi strategici con
Washington in campo militare e industriale, come ad esempio la coproduzione dei
cacciabombardieri F-35, l’installazione del terminale MUOS a Niscemi e dei
droni d’intelligence a Sigonella); successivamente presidente del consiglio di amministrazione di SACE (il gruppo
assicurativo-finanziario a favore delle imprese italiane che operano
all’estero, interamente controllato dalla Cassa depositi e Prestiti) e membro
del Cda di Finmeccanica (l’holding a capo del complesso militare-industriale
italiano). È stato inoltre consigliere
diplomatico del Presidente del Consiglio
Berlusconi e suo rappresentante personale per i Vertici del G8 del 2001 e del 2005.
Guido Lenzi, ambasciatore,
già rappresentante permanente presso l’OSCE a Vienna, direttore dell’Istituto
Europeo di Studi di Sicurezza a Parigi e consigliere diplomatico presso il
ministero degli affari esteri e della difesa.
Andrea Monorchio, originario
di Reggio Calabria, ex ragioniere generale dello Stato, docente di materie
economiche presso l’Università di Siena e la Luiss di Roma, per alcuni anni presidente del Cda di Infrastrutture S.p.A. (società voluta dal
ministero del Tesoro per finanziare le grandi opere pubbliche) e dei collegi
sindacali di Eni, Fintecna e Telespazio (gruppo Finmeccanica). Nell’ottobre 2011 è stato nominato vicepresidente della Banca popolare di Vicenza.
Paolo Savona, già direttore generale e poi amministratore delegato della Banca Nazionale del Lavoro (1989-1990),
presidente del Fondo Interbancario di
Tutela dei Depositi (dal 1990 al 1999 e dal 2010 al 2014), dei Cda di
holding e società come Impregilo, Gemina, Aeroporti di Roma, Consorzio Venezia
Nuova, Banca di Roma, membro dei Cda di RCS,
TIM Italia, Capitalia. Savona è stato pure presidente della
Commissione d’indagine sul nucleare in Italia e
membro delle Commissioni Ortona e Jucci per la riforma dei servizi di sicurezza.
Asher Daniel Colombo e Marzio
Barbagli, docenti di sociologia
dell’Università di Bologna, consulenti di fiducia del ministero
dell’Interno e autori di diverse pubblicazioni sulle
migrazioni internazionali e le “relazioni” immigrati-sicurezza-criminalità in
Italia.
Salvatore Tucci, docente di
Calcolatori elettronici presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “Tor
Vergata” di Roma, dal 1999 al 2008 responsabile del sistema
informativo della Presidenza del consiglio dei ministri.
I giornalisti Andrea Nativi direttore
della Rivista Italiana Difesa e Carlo Panella ex dirigente di Lotta
Continua, collaboratore de Il Foglio
e responsabile delle tribune politiche Mediaset,
nominato da Marco Minniti quale membro della
Commissione di studio sulla Jihad in Italia.
I direttori della security e protezione aziendale, Raffaele Di Lella di ENAC (l’Ente
nazionale per l’aviazione civile) e Franco
Fiumara delle Ferrovie dello Stato
(quest’ultimo ha pure diretto le compagnie della Guardia di finanza di Mondragone e Gela e il Nucleo centrale Polizia tributaria di Roma - Sezione Stupefacenti;
nel dicembre 2014 è stato eletto presidente di Colpofer, l’Associazione
internazionale dei Capi delle strutture di sicurezza aziendale ferroviaria di
24 paesi e della Polizia dei trasporti).
Luisa Franchina, ingegnere
elettronico ed esperta di strategie di sicurezza delle reti e
dell’informazione, dal 2011 al 2013 direttrice generale del Nucleo operativo
per gli attentati NBCR (nucleari, biologici, chimici e radiologici) presso la
Presidenza del Consiglio e successivamente delegata italiana per la
Protezione civile presso il comando Nato di Bruxelles.
Gli ispettori generali della
Police nationale francese, Hélène Martini (già consigliere tecnico per la sicurezza interna del
Presidente della Repubblica) ed Emile
Pérez, direttore del Service de Coopération Technique Internationale de
Police e presidente di Francopol.
Frances Fragos Townsend, ex
consigliere per la sicurezza nazionale e le politiche di lotta al terrorismo
del presidente Usa George W. Bush, nonché inviata speciale per le ispezioni alla prigione-lager “Abu Ghraib” in Iraq,
nota al mondo per i crimini commessi dai militari statunitensi a danno dei reclusi.
Tra il 2006 e il 2007, l’allora vice-ministro all’interno Marco Minniti e il
prefetto Carlo De Stefano (al tempo direttore centrale della Polizia di
prevenzione e coordinatore del Comitato di analisi strategica antiterrorismo) ebbero modo d’incontrare più volte a Roma e
Washington la consigliere Townsend per uno “scambio di informazioni Italia-Usa
sulla “minaccia terroristica”.
Kurt Volker, ex ambasciatore Usa alla Nato (su nomina del
presidente George W. Bush) ed ex analista internazionale della CIA, managing director del
Centro per le Relazioni Transatlantiche alla Johns Hopkins University. Già
consulente del senatore ultraconservatore John MacCain e vicedirettore
dell’allora Segretario generale della NATO George Robertson (1998-2001), Volker
ha ricoperto l’incarico di consulente del Dipartimento di Stato in preparazione
dei summit Nato di Praga (2002) e Istanbul (2004).
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