La Prefettura di Messina pubblica un nuovo avviso per individuare “urgentemente” strutture da adibire a centri di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati
Dopo
il fallimento generalizzato delle politiche emergenziali di
"accoglienza" dei minori stranieri non accompagnati (già più di 650
in 10 centri solo nella città di Messina); lo scandalo con tanto di inchiesta
penale della malaccoglienza nel comune di Fondachelli Fantina (narrata per mesi
come "pratica modello"); la vergogna della riconversione delle
strutture lager della Tendopoli del Palanebiolo e della ex Caserma di Bisconte
in Centri per soli minori stranieri non accompagnati; l'affarismo e le
clientele elettorali e lavorative fomentati dall'assenza di programmazioni
reali, attività di coordinamento e controllo da parte di Prefettura e
Amministrazioni comunali (tutto ad esclusivo beneficio di imprenditori e pseudocoop,
alcune delle quali perfino sotto indagine), la Prefettura di Messina ha
pubblicato in data odierna un nuovo avviso pubblico per individuare con
"urgenza" nuove "strutture temporanee" da adibire a “centri
di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati”.
Continua
in: http://www.stampalibera.it/2016/12/23/la-prefettura-di-messina-pubblica-un-nuovo-avviso-pubblico-per-individuare-urgentemente-nuove-strutture-da-adibire-a-centri-di-prima-accoglienza-per-minori-stranieri-non-accompagnati/
Cioè,
tutto resta come prima e i gravi errori e le violazioni commesse in questi anni
contro centinaia di adolescenti in fuga da guerre, fame e crimini
socio-ambientali non fossero mai accaduti.
L’Importo
a base di gara è di 45 euro compresa IVA, pro-capite/pro-die.
Requisiti
generali richiesti per candidarsi, l’iscrizione, per l’attività oggetto dei
suddetti servizi, al registro delle imprese della C.C.I.A.A.; tuttvia anche i
soggetti non tenuti all'obbligo di iscrizione potranno concorrere con la sola
autocertificazione del legale rappresentante con la quale si dichiara
“l'insussistenza del suddetto obbligo di iscrizione”.
La
Prefettura di Messina si avvarrà per il nuovo programma delle Circolari del
Ministero dell’Interno, n. 12362 del 2/8/2016 e n. 13058 del 23/8/2016, “con le
quali sono state emanate specifiche disposizioni in ordine alle modalità di
attivazione delle suddette strutture ricettive temporanee, anche in deroga alla
normativa regionale”. Cioè ribaltando il principio della gerarchia delle fonti
giuridiche, una circolare redatta da un burocrate del Dipartimento per le
libertà civili e l’immigrazione del Ministero può annullare i contenuti di una
legge approvata da un Parlamento regionale.
Grazie
alla logica delle “deroghe” via circolari, Prefettura di Messina e Assessorato
ai servizi sociali del Comune di Messina hanno giustificato affidamenti diretti
a cooperative nate dal nulla e con finalità di assistenza ben diverse di quelle
a favore di minori e adolescenti, chiudendo inoltre due occhi sul non rispetto
degli standard e i requisiti infrastrutturali e sulle norme e i requisiti
previsti dalle normative regionali a tutela e protezione dei diritti dei minori
stranieri non accompagnati.
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