Agli Emirati Arabi droni di guerra made in Italy
Le forze armate degli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato l’acquisto di otto velivoli a pilotaggio remoto P-1HH “HammerHead” prodotti dal gruppo Piaggio Aerospace. Il contratto del valore di 316 milioni di euro è stato firmato da Abu Dhabi Autonomous Systems Investments (ADASI) e comprende anche il supporto logistico integrato e l’addestramento alle operazioni di volo dei droni da parte dei tecnici Piaggio. Tutti i velivoli saranno forniti di telecamere EO/IR (electro-optical infra-red), radar e sistemi di comunicazione avanzati. L’assemblaggio dei velivoli avverrà all’interno del grande stabilimento Piaggio di Villanova d’Albenga (Savona), inaugurato il 7 novembre 2014 alla presenza del Presidente del consiglio Matteo Renzi e della ministra della Difesa Roberta Pinotti.
“Questo
importante accordo riconosce gli sforzi di Piaggio Aerospace nello stabilire un
programma militare di respiro internazionale e un sito produttivo
all’avanguardia che assicurano la futura sostenibilità del suo business”, ha
dichiarato Carlo Logli,
amministratore delegato Piaggio e presidente del Cluster Aerospaziale Liguria.
Il P.1HH “HammerHead” è il primo velivolo a pilotaggio remoto della tipologia MALE
(Medium Altitude Long Endurance) progettato
e costruito interamente in Italia. Il drone può raggiungere la quota di 13.700
metri e permanere ininterrottamente in volo sino a 16 ore, ad una velocità
massima di 730 km/h. È inoltre capace di decollare e atterrare in maniera
automatica mentre le missioni di volo sono gestite da una stazione di terra,
collegata attraverso un sistema di comunicazione via satellite.
“Il
velivolo è stato progettato per missioni di sorveglianza, ricognizione, acquisizione
e analisi dati e rispondere alle più diverse minacce: dagli attacchi
terroristici fino alla lotta all’immigrazione clandestina, alla protezione
delle zone economiche esclusive, dei siti e delle infrastrutture critiche, ecc.”,
spiegano i manager di Piaggio. Il drone può essere tuttavia convertito in uno
spietato sistema-killer in quanto i radar e i visori a raggi infrarossi gli
consentono d’individuare l’obiettivo, anche in movimento, e di fornire
le coordinate per l’attacco aereo o terrestre con missili e bombe a guida di
precisione (il velivolo stesso può trasportare sino a 500 kg di armamenti).
Il sistema UAS (Unmanned Aerial
System) P.1HH “HammerHead” è stato realizzato da Piaggio Aerospace con il
contributo determinante dell’Aeronautica militare italiana che è anche il “cliente
di lancio” del nuovo drone di guerra. Il velivolo è stato presentato
ufficialmente nell’ottobre 2014 in occasione di un convegno sull’impiego in
guerra dei velivoli senza pilota tenutosi presso l’Istituto di Scienze Militari
Aeronautiche (ISMA) di Firenze, presenti la ministra Roberta Pinotti, il Capo
di Stato Maggiore dell’Aeronautica gen. Pasquale Preziosa e l’ad di Piaggio
Aerospace Carlo Logli. Nel febbraio 2015, al salone aerospaziale internazionale
IDEX di Abu Dhabi (EAU), l’Aeronautica militare ha formalizzato con il gruppo
industriale un accordo per la “consegna iniziale” nei primi mesi del 2016 di
tre sistemi P.1HH (sei velivoli e tre stazioni terrestri di controllo).
L’Aeronautica militare ha pure
consentito ai tecnici di Piaggio di effettuare daI novembre 2013 ad oggi i test
di volo dei prototipi P.1HH dalla base aerea
siciliana di Trapani Birgi. Ciò ha comportato gravi disagi al traffico aereo del
contiguo scalo “civile” e il 19 marzo 2015 un drone è perfino uscito fuori pista durante le prove di
rullaggio, causando la temporanea chiusura dell’aeroporto per motivi di
sicurezza e il dirottamento dei voli sullo scalo di Palermo - Punta Raisi. A Trapani
Birgi, nello specifico, sono testati i sistemi avanzati di controllo in volo e
gestione della corsa di decollo e atterraggio con l’utilizzo della stazione di
controllo a terra, sviluppati da Piaggio Aerospace in partnership con Selex ES
(Finmeccanica). Nello scalo siciliano sono state verificate inoltre le capacità
ISR (Intelligence, Surveillance,
Reconnaissance) del P.1HH “HammerHead”, implementate grazie all’utilizzo dei
sensori elettro-ottici e all’infrarosso e al sistema autonomo di gestione della
missione forniti ancora dal gruppo Selex ES.
A
partire dal prossimo mese i test di volo del nuovo drone di guerra si
trasferiranno in Sardegna presso lo scalo di Decimomannu. Stando al calendario
delle esercitazioni a fuoco previste nell’isola per il primo semestre 2016,
dall’1 aprile sino al 30 giugno, nei poligoni di Capo San Lorenzo e
Perdasdefogu, Piaggio Aerospace sarà impegnata anche nei “test di
validazione del P1.HH
– Attività EWRT, Safe separation simulacri (10) tipo MK81”, verificando così le capacità di sganciamento dagli
UAV di bombe da 250 libbre a guida laser ed infrarosso. Le prove saranno
seguite con estremo interesse dai maggiori clienti dell’industria aerospaziale,
forze armate di Italia ed Emirati Arabi in testa.
Dal 2014 Piaggio è interamente controllata da
Mubadala Development Company, la società di investimenti strategici del governo
di Abu Dhabi. Fondata nel 2002 per diversificare le attività economiche,
finanziarie e industriali dell’Emirato, la holding è presieduta dallo sceicco
Mohamed Bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi e vicecomandante supremo
delle forze armate.
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