Iran, Libano e Siria nelle mire dei caccia italiani venduti a Israele
I
caccia avanzati M-346 di Alenia Aermacchi (Finmeccanica) consentono ai piloti israeliani
di addestrarsi meglio contro i velivoli da guerra e i missili posseduti da Iran,
Siria e dagli Hezbollah libanesi. È quanto dichiarato a The Jerusalem Post dal maggiore Erez, vicecomandante dello
squadrone d’addestramento israeliano di Hatzerim, base aerea a una decina di chilometri
da Be’er Sheva, nel deserto del Negev. L’intervista è stata concessa il 23
giugno scorso durante la cerimonia di consegna del grado di ufficiale al primo
gruppo di cadetti del 170th IAF (Israel
Air Force) training course, a conclusione del periodo di addestramento sul
nuovo velivolo di produzione italiana. “Grazie all’M-346, possiamo addestrare i
nostri piloti in modo realistico, accrescendo le loro abilità in volo nell’affrontare
le minacce e condurre al termine le missioni assegnate”, ha spiegato il
maggiore Erez. “All’inizio i piloti apprendono come ingaggiare un singolo aereo
nemico, poi si addestrano nel combattimento aria-aria contro caccia multipli e
ad affrontare i missili terra-aria posseduti dagli Hezbollah, dalla Siria e
dall’Iran. Adesso, dopo sei mesi di addestramento con i nuovi caccia, se ordino
loro di abbattere un aereo, essi sanno cosa fare. In termini di strike
aria-terra, possono localizzare un obiettivo e bombardarlo in maniera standard”.
Nel prossimo stage addestrativo con gli M-346 di Alenia Aermacchi, i piloti israeliani
affronteranno scenari di guerra ancora più complessi. “Ci addestreremo a un
ampio ventaglio di missioni – ha concluso Erez - come intercettare un aereo
passeggeri sequestrato o jet siriani che sono venuti a bombardare Tel Aviv; saranno
simulati attacchi a lungo raggio che impongono tempi di volo prolungati per
colpire bersagli che sono molto distanti e rientrare poi sani e salvi”.
Denominato
dagli israeliani “Lavi” (leone in
ebraico), l’Alenia Aermacchi M-346 è il velivolo da addestramento “più avanzato
oggi disponibile sul mercato ed è l’unico al mondo concepito appositamente per i
piloti destinati ai velivoli militari ad alte prestazioni di ultima generazione”,
come affermano i manager dell’azienda del gruppo Finmeccanica. “Per la sua
flessibilità, esso può essere configurato come un accessibile advanced defence aircraft per ruoli
operativi. Il Sistema integrato d’addestramento (ITS) dell’M-346, oltre al
velivolo, comprende anche un esaustivo Ground
Based Training System (GBTS), che permette all’allievo pilota di
familiarizzare con le procedure e anticipare a terra le attività addestrative
che poi svilupperà in volo”. Così i cadetti IAF possono prepararsi all’utilizzo
delle sofisticate tecnologie presenti a bordo dei cacciabombardieri delle
principali forze aeree internazionali (F-15, F-16, Eurofighter, Gripen, Rafale,
F-22, ecc.) e di quelli di “quinta generazione” come i Lockheed Martin F-35A Joint Strike Fighter, i cui primi
esemplari saranno consegnati all’aeronautica israeliana entro la fine del 2016. I “Lavi”
però non sono solo caccia-addestratori: armati
con bombe e missili possono essere convertiti anche per attacchi contro
obiettivi terrestri e navali. Sono gli stessi produttori italiani a rilevare la
portata altamente distruttiva dell’M-346. “Dall’inizio
del programma – spiega Alenia – il velivolo è stato concepito con l’aggiunta di
capacità operative, con l’obiettivo di fornire un aereo da combattimento
multiruolo molto capace, particolarmente adatto per l’attacco a terra e di superficie compreso il CAS (Close Air Support), COIN (COunter INsurgency) o anti-nave, nonché
le missioni di polizia aerea”.
Oltre
alla produzione nel proprio stabilimento di Venegono Superiore (Varese), Alenia
Aermacchi cura parte della logistica e le attività di manutenzione e
riparazione degli M-346 nel Ground
Training Center realizzato nella base di Hatzerim da due aziende leader del
complesso militare industriale israeliano, Elbit Systems e IAI - Israel
Aircraft Industries. Elbit Systems ha pure sviluppato una parte dei simulatori
di volo e i software dei “Lavi” che consentono ai piloti di esercitarsi alla
guerra elettronica, all’individuazione delle installazioni radar nemiche e
all’uso di sistemi d’arma avanzati. L’azienda
ha pure messo a punto i futuristici elmetti da combattimento Targo per gli allievi piloti: essi forniscono
immagini complete e a colori sia nelle missioni diurne che notturne, consentendo
una ricognizione “immediata e intuitiva” di un velivolo alleato, nemico o
ignoto e dello scenario aereo, terrestre o marittimo in cui si dovrà operare.
La decisione del governo israeliano
di sottoscrivere un accordo preliminare con Alenia Aermacchi per l’acquisto di
30 caccia M-346 risale al febbraio 2012. Il prototipo del “Lavi” fu presentato ufficialmente
il 23 marzo 2014 nel corso di una cerimonia a Venegono Superiore, alla presenza
di alti ufficiali del ministero della Difesa e dell’aeronautica israeliana. I primi due caccia furono
consegnati all’IAF nel luglio 2014, proprio quando le forze armate israeliane erano
impegnate nella sanguinosa operazione “Bordo protettivo” nella striscia di Gaza. Alenia Aermacchi si è
impegnata a consegnare i restanti
esemplari degli M-346 alle Tigri
volanti del 102° squadrone dell’Aeronautica d’Israele
entro la fine del 2016.
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