L’Italia venderà decine di cacciabombardieri al Kuwait
Le
autorità del Kuwait hanno avviato una trattativa con il Ministero della difesa
italiano, l’Aeronautica militare e l’industria Alenia Aermacchi (Finmeccanica) per
acquistare sino a 28 cacciabombardieri di ultima generazione Eurofighter 2000 “Typhoon”.
La notizia è stata resa pubblica dall’agenzia Usa Defense News che ha specificato altresì che i colloqui tra le parti
hanno preso il via il 31 maggio scorso a Kuwait City. “Alenia Aermacchi è una
delle aziende partner del consorzio europeo che produce i velivoli insieme a BAE
Systems e Airbus e sta coordinando la campagna di marketing degli Eurofighter
in Kuwait”, riporta Defense News. L’azienda
del gruppo Finmeccanica insieme ai responsabili del Ministero della difesa e
dell’Aeronautica avrebbe offerto alle autorità kuwaitiane due squadroni di
cacciabombardieri (tra 24 e 28 velivoli) più la fornitura delle attività
logistiche e dell’addestramento dei piloti.
Con una lunghezza di 16 metri e un’apertura
alare di 11, l’Eurofighter 2000 può raggiungere la velocità massima di 2 mach (2.456 Km/h) e un’autonomia di
volo di 3.700 km. Il velivolo può essere armato con cannoni Mauser da 27 mm, bombe a caduta libera e
a guida GPS, missili aria-aria,
aria-superficie e antinave a guida radar e infrarossa ed è stato
utilizzato per la prima volta in combattimento durante le operazioni della
coalizione internazionale anti-Libia nel 2011. Alenia Aeronautica partecipa al 19,5%
del programma del caccia europeo concorrendo alla progettazione e alla
produzione di alcune componenti (ala sinistra, fusoliera posteriore, piloni
alari), del sistema di navigazione, dell’armamento, della propulsione e dei
sistemi di alimentazione secondari. L’azienda si è occupata infine dell’assemblaggio
finale degli esemplari acquistati dall’Aeronautica militare italiana, attualmente
in dotazione al 4° Stormo di Grosseto, al 36° di Gioia del Colle (Bari) e al
37° di Trapani-Birgi. Gli Eurofighter 2000 sono stati venduti pure ad Austria, Arabia
Saudita, Germania, Gran Bretagna e Spagna mentre è in corso una trattativa con le
forze armate dell’Oman.
Italia
e Kuwait hanno sottoscritto l’11 dicembre 2003 un Memorandum d’Intesa sulla
cooperazione nel campo della difesa, ratificato dal Parlamento
italiano con la legge n. 147 del 18 luglio 2005. Il Memorandum mira a rafforzare
la partnership tra i due paesi attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze
specialistiche nei settori dell’addestramento militare e della tecnologia
informatica, l’organizzazione di programmi e corsi militari e di istruzione, lo
scambio di osservatori in esercitazioni militari, l’assistenza tecnica sugli
equipaggiamenti e sui sistemi di difesa, lo scambio di informazioni tecniche
sui mezzi militari in costruzione. Per facilitare la cooperazione soprattutto
nel settore industriale-militare, il 18 luglio 2012 è stato
firmato un secondo Memorandum of
Agreement tra il Segretario Generale della Difesa italiano, gen. Claudio
Debertolis e il Capo di Stato Maggiore del Kuwait, gen. Khaled Jarrah Al-Sabah.
“Con questo MoA – spiega il portavoce del Ministero della difesa italiano - le
Parti hanno finalizzato la stretta collaborazione che riguarderà, tra l’altro,
le fasi basica ed avanzata dell’addestramento al volo, prevedendo
contestualmente la costituzione di una Steering
Committee che
avrà il compito di seguire l’implementazione e l’esecuzione dell’attività
addestrativa secondo i tempi concordati, attraverso successivi accordi
nell’ambito dei quali collocare le iniziative industriali, finanziarie e
militari congiunte”.
Grazie
agli accordi Italia-Kuwait, alcuni gruppi di piloti kuwaitiani sono
periodicamente ospiti della Scuola internazionale di addestramento al volo e al
pilotaggio di cacciabombardieri del 61° Stormo dell’Aeronautica di Galatina (Lecce).
Il 14 febbraio 2014, la Scuola di volo è stata visitata dall’ambasciatore in
Italia del Kuwait, Sheikh Ali Khaled Al-Sabah, che così ha avuto modo di
conoscere le modalità di funzionamento dei simulatori di volo del
caccia-addestratore Aermacchi MB339, delle strutture del Ground Based
Training System - G.B.T.S., il
sistema integrato di addestramento aereo basato sul nuovo velivolo T346A
(prodotto anch’esso da Alenia Aermacchi), e del cosiddetto R.E.S. (Representation
and Elaboration System), il sistema che consente, in maniera automatizzata
e computerizzata, di ricostruire la complessa dinamica delle missioni di volo.
Sempre
nell’ambito degli accordi internazionali con il Kuwait, il Centro di Selezione
dell’Aeronautica militare di Guidonia (Roma) ha svolto, dal 14 al 20
gennaio 2015, le attività di verifica attitudinale per una trentina di aspiranti
piloti delle forze armate kuwaitiane. Altri 26 cadetti della Kuwaitian Air
Force sono giunti il 27 aprile scorso a Napoli-Capodichino a bordo di un aereo
da trasporto C-17, per poter espletare in Italia le procedure necessarie al
conseguimento dell’idoneità al pilotaggio di aerei da guerra. Dopo un breve
soggiorno presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, i militari hanno
partecipato a un’intensa attività addestrativa presso le scuole dell’Aeronautica
di Galatina-Lecce e del 70° Stormo di Latina.
Attualmente
un contingente militare italiano (Task Force Air Kuwait TFA-K) di 190 unità opera in Kuwait nell’ambito
delle operazioni della coalizione internazionale a guida Usa impegnata contro
l’Isis in Iraq e Siria. Il contributo nazionale, avviato nell’ottobre 2014, vede
lo schieramento di un velivolo da rifornimento in volo KC-767-A del 14° Stormo di
Pratica di Mare (Roma) nella base aerea di Al Mubarak, Kuwait City (sede del
quartier generale delle forze aeree kuwaitiane), di quattro cacciabombardieri “Tornado”
versione IDS (ricognizione e sorveglianza) ad Al Jaber (scalo aereo a una
settantina di km dal confine con l’Iraq, utilizzato anche dai velivoli Usa) e di
due velivoli a pilotaggio remoto “Predator” del 32° Stormo di Amendola (Foggia)
ad Al Salem (base aerea ad una cinquantina di Km. dall’Iraq, sede del 386th Air
Expeditionary Wing dell’US Air Force).
Rilevanti gli affari nell’emirato del complesso
militare-industriale italiano. Nel giugno 2013, Selex ES (Finmeccanica), azienda
leader nella produzione di sistemi elettronici e radar, ha firmato un contratto del valore di 40 milioni di euro
con la Direzione generale dell’aviazione kuwaitiana, per realizzare le
infrastrutture di rete (sistemi hardware e software)
per la gestione del traffico nell’aeroporto
internazionale di Kuwait City e di altri scali nazionali, e il supporto
logistico per quattro anni. Nel novembre 2010 Selex aveva firmato con la stessa
autorità kuwaitiana un contratto di 16 milioni di dollari per la fornitura di
un sistema radar primario ATCR-33/S, di un radar secondario SIR-S e di una
stazione di terra ADS-B (Automatic Dependent Surveillance Broadcast) per il controllo del traffico aereo a Kuwait City. Al “Salone
della difesa” tenutosi in Kuwait a fine
dicembre 2013, i manager di Selex ES hanno annunciato l’apertura di una propria
sussidiaria, Selex ES Kuwait. Quest’ultima ha poi stipulato una joint venture
con la compagnia al-Safwa Security and
Defence Systems per avviare progetti nel settore dell’elettronica militare
e navale.
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