Contro i Russi cacciabombardieri Usa in Europa
L’aeronautica
militare degli Stati Uniti d’America è pronta a schierare in Europa i nuovi sofisticati
cacciabombardieri F-22 “Raptor” per dissuadere
Mosca da ogni forma d’intervento politico-militare in Ucraina e in altre aeree altamente
conflittuali del vecchio continente. Lo ha annunciato la segretaria di US Air
Force, Deborah Lee James, in occasione della sua visita agli espositori statunitensi
dell’International Paris Air Show, il
supermarket mondiale di strumenti di guerra aerospaziali che si tiene in questi
giorni nella capitale francese. “La più grande minaccia a cui penso è ciò che
sta accadendo con la Russia e alle attività estremamente preoccupanti che essa sta
realizzando in Ucraina”, ha aggiunto Deborah James. Top secret il luogo in cui
i famigerati cacciabombardieri invisibili ai radar saranno trasferiti, ma è probabile
che si tratti di un paese dell’Europa orientale vicino alla “nemica” Russia e
all’Ucraina. Nel marzo 2014, il senatore repubblicano James Inhofe
(Oklahoma), uno dei membri più influenti del Comitato per le forze armate del
Senato Usa, aveva formalmente chiesto all’amministrazione Obama di trasferire in
Polonia proprio i nuovi caccia F-22 “per accrescere la pressione militare contro
Mosca”. Sempre in Polonia, con sempre più frequenza, vengono rischierati per
periodi medio-lunghi i cacciabombardieri a capacità nucleare F-16 “Fighting
Flacon” in dotazione al 31° Stormo dell’US Air Force di stanza nella base aerea
di Aviano (Pordenone).
Classificato
dal Pentagono come “velivolo da supremazia aerea”, l’F-22 “Raptor” stealth è un cacciabombardiere
di quinta generazione. Prodotto da Lockheed
Martin, corporation leader del complesso militare-industriale-finanziario, il
velivolo è pienamente operativo dal 2005 anche se l’esordio vero e proprio in
una missione di guerra risale al settembre dello scorso anno, con i raid contro
le milizie dell’ISIS in Siria. Capace di
raggiungere una velocità massima di 2.410 Km/h e un’autonomia di volo di 2.960
Km, il “Raptor” è il velivolo più costoso della storia dell’aviazione da guerra
mondiale: la Corte dei Conti Usa ha stimato che per ogni unità sono stati spesi
412 milioni di dollari contro i 143 milioni preventivati al via del programma. L’F-22
è comunque un micidiale strumento di guerra convenzionale e non: può essere
armato infatti con un cannone rotante M61A2 “Vulcan” da
20 mm (480 colpi scaricabili in 5 secondi di fuoco continuo), sei missili
aria-aria a medio raggio AIM-120 “AMRAAM” o due AIM-120 “Sidewinder”, otto
bombe a caduta libera GBU-39 e quattro a guida GPS “JDAM” (sino a 1.000 libbre)
e “WCMD”. Attualmente l’US Air Force schiera gli F-22 nelle basi aeree di Langley-Eustis (Virginia),
Tyndall (Florida), Pearl Harbor-Hickam (Hawaii), Elmendorf-Richardson (Alaska),
Kadena (Giappone) e nello scacchiere di guerra mediorientale nell’ambito dell’operazione
internazionale “Inherent Resolve” contro l’ISIS.
I cacciabombardieri di ultima
generazione si sommeranno ai numerosi aerei da guerra che gli Stati Uniti hanno
trasferito in Europa negli ultimi mesi per “rafforzare i dispositivi di
sicurezza” dei maggiori partner orientali della Nato (Polonia, Repubbliche
baltiche, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca) o per partecipare alle sempre più
provocatorie esercitazioni militari che si svolgono ai confini con la Russia. Nei
primi giorni di giugno, due bombardieri nucleari strategici stealth B-2 del 509th e del 131st Bomb
Wing dell’US Air Force di stanza a Whiteman (Missouri) hanno raggiunto la base britannica
di Fairford “dimostrando abilità nel trasferimento a distanza della deterrenza
convenzionale e nucleare in ogni tempo e
ovunque”, come espressamente dichiarato dall’ufficio stampa dell’aeronautica
militare statunitense. Sempre nella prima settimana di giugno, tre bombardieri
B-52 “Stratofortress” (fortezze giganti)
assegnati al 5th Bomb Wing di Minot (North Dakota), dopo una sosta tecnica in
Gran Bretagna hanno raggiunto alcune basi dell’Europa orientale per prendere
parte alle esercitazioni multinazionali aeronavali Nato Baltic Operations 15 (BALTOPS) e Saber Strike 15. BALTOPS ha preso ufficialmente il via il 5 giugno nelle
acque del Mar Baltico e si concluderà giorno 20: vi partecipano oltre 5.600
militari di 14 paesi Nato (Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Francia, Germania,
Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Turchia e Usa), 49
unità navali, 61 aerei da guerra, un sottomarino, diversi “osservatori” della
Georgia e un battaglione anfibio congiunto di Finlandia e Svezia. L’esercitazione
Saber Strike 15 ha preso il via l’8
giugno in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia e si concluderà il 19; vi
partecipano 6.000 effettivi di 13 paesi (Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia,
Germania, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Portogallo,
Slovenia e Stati Uniti). Oltre alle tre fortezze
volanti, l’US Air Force ha inviato ai war games in est Europa gli aerei da
trasporto truppe e mezzi C-130J “Super Hercules” di stanza nella base tedesca
di Ramstein, mentre la Guardia nazionale ha messo a disposizione alcuni velivoli
per il rifornimento in volo KC-135 (dal Michigan e dalla Pennsylvania), i cacciabombardieri
F-16 (South Carolina) e i velivoli da attacco al suolo A-10 “Thunderbolt II” (Maryland).
Il supporto alle operazioni aeree è garantito infine dal 435th Contingency
Response Group e dal 435th Air-Ground Operations Wing dell’US Air Force di
Ramstein. “L’arrivo in Europa dei B-52 e di circa 330 avieri dell’Air Force Global Strike Command per le lunghe
esercitazioni di giugno dimostrano la capacità di strike globale a lungo raggio
degli Stati Uniti d’America e ci consentono di promuovere la stabilità e la
sicurezza regionale, migliorare l’interoperabilità e il coordinamento
addestrativo con i partner e gli alleati della regione nel momento in cui i
separatisti sostenuti dalla Russia hanno incrementato la loro offensiva nell’Ucraina
orientale”, ha dichiarato l’ammiraglio Cecil Haney che guida il Comando Strategico
Usa. “I bombardieri strategici s’integreranno in diverse attività operative incluso
l’addestramento all’intercettazione aerea, la simulazione di operazioni con l’uso
di mine e il lancio di bombe inerti”. Per la guerra, quella vera, la lancetta
si avvicina inesorabilmente all’ora X.
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