Omissioni e ritardi nella documentazione ARPA.Sicilia sul sistema di comunicazione MUOS presso la Stazione NRTF di Niscemi
Omissioni
e ritardi nella documentazione
ARPA.Sicilia sul sistema di comunicazione MUOS presso la Stazione NRTF di Niscemi (Caltanissetta)
Sono
emerse in questi giorni alcune inspiegabili omissioni nella
diffusione della documentazione prodotta dall’agenzia ARPA-Sicilia a
proposito delle emissioni della stazione di telecomunicazioni militari USA NRTF-Niscemi e della realizzazione del sistema MUOS nel medesimo sito.
diffusione della documentazione prodotta dall’agenzia ARPA-Sicilia a
proposito delle emissioni della stazione di telecomunicazioni militari USA NRTF-Niscemi e della realizzazione del sistema MUOS nel medesimo sito.
Due
importantissime relazioni
istruttorie, prodotte da ARPAS nel 2009, risulta non siano mai state divulgate, se non in forma molto parziale, e neppure trasmesse ai consulenti tecnici (il dott.
Massimo Coraddu e il prof. Massimo Zucchetti del Politecnico di
Torino) che, per conto del comune di Niscemi, hanno stilato nel 2009
una relazione sull’analisi del rischio legato alle emissioni dell’NRTF e alla realizzazione del MUOS. Neppure le controdeduzioni alla relazione Coraddu-Zucchetti, prodotte da ARPAS il 31 Maggio scorso sono mai state comunicate ne ai consulenti tecnici ne alla
popolazione.
Massimo Coraddu e il prof. Massimo Zucchetti del Politecnico di
Torino) che, per conto del comune di Niscemi, hanno stilato nel 2009
una relazione sull’analisi del rischio legato alle emissioni dell’NRTF e alla realizzazione del MUOS. Neppure le controdeduzioni alla relazione Coraddu-Zucchetti, prodotte da ARPAS il 31 Maggio scorso sono mai state comunicate ne ai consulenti tecnici ne alla
popolazione.
I
documenti omessi contengono informazioni
della massima importanza,
per citarne due:
per citarne due:
1)
Misure ARPAS
confermano, sin dal 2009, l’esistenza di forti
emissioni elettromagnetiche a bassissime frequenze (43 KHz),
provenienti dalla base NRTF-Niscemi, non rilevabili dalle centraline
fisse della rete di monitoraggio. Emissioni talmente forti da superare talvolta in intensità quelle di tutte le altre sorgenti della base NRTF messe assieme. Ne risulta perciò che l’irraggiamento subito dalla popolazione è superiore a quello registrato dalle centraline di monitoraggio, che già raggiungevano il limite di legge fissato a 6 V/m.
emissioni elettromagnetiche a bassissime frequenze (43 KHz),
provenienti dalla base NRTF-Niscemi, non rilevabili dalle centraline
fisse della rete di monitoraggio. Emissioni talmente forti da superare talvolta in intensità quelle di tutte le altre sorgenti della base NRTF messe assieme. Ne risulta perciò che l’irraggiamento subito dalla popolazione è superiore a quello registrato dalle centraline di monitoraggio, che già raggiungevano il limite di legge fissato a 6 V/m.
2)
Le limitazioni
imposte dal segreto militare hanno impedito, non
solo una valutazione dei valori di campo elettromagnetico generato
attualmente dalla base NRTF-Niscemi, ma anche una valutazione di
quelle che dovrebbero essere le reali emissioni delle grandi antenne
paraboliche MUOS nel territorio circostante. ARPAS si è dovuta
limitare, per l’esistente, a effettuare un piccolo numero di misure
puntuali, e per il futuro sistema MUOS, ad aspettare che entri in
funzione. Realizzeranno qualche misura solo successivamente
(“verifiche post-installazione”, le chiamano).
solo una valutazione dei valori di campo elettromagnetico generato
attualmente dalla base NRTF-Niscemi, ma anche una valutazione di
quelle che dovrebbero essere le reali emissioni delle grandi antenne
paraboliche MUOS nel territorio circostante. ARPAS si è dovuta
limitare, per l’esistente, a effettuare un piccolo numero di misure
puntuali, e per il futuro sistema MUOS, ad aspettare che entri in
funzione. Realizzeranno qualche misura solo successivamente
(“verifiche post-installazione”, le chiamano).
Questi
fatti, assieme ad altri, erano già ipotizzati e descritti nella relazione sull’analisi dei rischi contenute nella relazione
Coraddu-Zucchetti del Politecnico di Torino (datata 4 Novembre 2011), le cui conclusioni escono perciò rafforzate.
Coraddu-Zucchetti del Politecnico di Torino (datata 4 Novembre 2011), le cui conclusioni escono perciò rafforzate.
I
tecnici incaricati hanno diffuso una loro lettera di chiarificazione e di protesta per le omissioni di atti così rilevanti, che hanno ostacolato il loro lavoro di analisi del rischio nel Novembre 2011, e si riservano di formulare un’analisi più completa ed approfondita non appena documentazione rilevante prodotta da ARPAS e da altri soggetti coinvolti verrà resa
nota per intero.
La lettera è allegata al presente comunicato.
Antonio Mazzeo – giornalista e peace researcher
Messina, 11 settembre
2012
Omissioni
e ritardi nella comunicazione della documentazione pertinente alla
realizzazione del sistema di comunicazione MUOS presso la Stazione NRTF di
Niscemi:
una
nota per fare chiarezza
Prof. Dr.
Massimo Zucchetti
Professore
Ordinario di Impianti Nucleari, cattedra di “Protezione dalle Radiazioni”,
Politecnico di Torino (ITALY). Research affiliate, MIT
Massachusetts Institute of Technology 77 Mass Ave, 02139 Cambridge (MA) USA.
Dott. Massimo
Coraddu
Consulente esterno
- Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino (ITALY)
Gli avvenimenti di questi ultimi giorni ci costringono a
stilare questa nota chiarificatrice in merito al comportamento omissivo di
alcuni dei soggetti preposti alla tutela della sicurezza e della salute dei
cittadini.
Tali comportamenti omissivi hanno ostacolato, nel Novembre
2011, il nostro incarico di consulenti per
l’analisi del rischio legato alla realizzazione del sistema MUOS presso
la base NRTF-Niscemi, costringendoci a lavorare su una documentazione
incompleta e gravemente lacunosa, e ci hanno impedito, negli ultimi tre mesi,
di rispondere tempestivamente alle controdeduzioni alle nostre analisi,
formulate da ARPA-Sicilia il 31 Maggio scorso.
A nostro avviso, tali comportamenti omissivi, hanno
oltretutto provocato gravi ritardi nella
presa di coscienza della generalità della popolazione, dei rischi e delle
incertezze associate alle attuali emissioni della base NRTF-Niscemi e del
sistema MUOS in via di realizzazione.
RITARDI
E OMISSIONI NELLA COMUNICAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE PRODOTTA DA ARPA-SICILIA
Nella comunicazione e nella diffusione dei risultati e
delle considerazioni dell’Agenzia Regionale di Protezione dell’Ambiente della
Sicilia (ARPAS) si sono verificati inspiegabili ritardi ed omissioni, infatti:
Solo pochi giorni fa, il 4 Settembre 2012, siamo venuti a
sapere informalmente, da esponenti siciliani del movimento No-MUOS, che
l’agenzia regionale ARPA Sicilia, in data 31 Maggio 2012, ha presentato una
relazione di controdeduzioni al documento “MUOS presso il Naval Radio Facility
di Niscemi: Analisi dei rischi”, da noi redatto su incarico del comune di
Niscemi e presentato il 4 Novembre
2011. Risulta inoltre che le
controdeduzioni di ARPA-Sicilia siano state trasmesse al comune di Niscemi in
data 6 Giugno 2012, assieme a:
-
Una relazione contenente ulteriori recenti misure
sperimentali effettuate nel 2011-2012
-
Una corposa relazione istruttoria, redatta da ARPAS nel
Febbraio 2009, per il progetto 002-06/1035 “Installazione sistema di
comunicazione per utenti mobili, sito radio U.S.Navy di Niscemi U.S.Navy 41°
stormo Sigonella” nella riserva naturale Sughereta Niscemi.
-
Una relazione
integrativa all’istruttoria per il progetto 002-06/1035 “Installazione sistema
di comunicazione per utenti mobili, sito radio U.S.Navy di Niscemi U.S.Navy 41°
stormo Sigonella” nella riserva naturale Sughereta Niscemi, redatta da ARPAS in
data 26 Maggio 2009.
Nessuno di questi documenti è classificato come riservato,
e inoltre, all’interno delle controdeduzioni prodotte da ARPAS nel Maggio
scorso, si fa riferimento a una ulteriore nota di ARPAS, indirizzata nel
Febbraio 2009 all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, contenente
considerazioni in riferimento alla misura di mitigazione prevista dal Decreto
istitutivo della riserva relativa alla tutela dell’habitat durante il periodo
di riproduzione e nidificazione dell’avifauna stanziale e migratoria, di cui
pure si ignorava l’esistenza.
Con questa nota intendiamo precisare che:
1) Nessuno ci ha mai ufficialmente trasmesso e neppure
informato dell’esistenza delle controdeduzioni espresse da ARPA-Sicilia alla
nostra relazione del Novembre 2011, e delle recenti misurazioni effettuate da
ARPAS (nel 2011-2012).
2) Non siamo stati posti a conoscenza delle relazioni
istruttorie di ARPAS di Febbraio e Maggio 2009, neppure nel momento in cui, a
Novembre 2011, su incarico del comune di Niscemi, ci siamo occupati
dell’analisi dei rischi legati all’esistenza della stazione NRTF di Niscemi e
alla realizzazione del MUOS. Il comune di Niscemi, nostro committente, ci ha
trasmesso solo piccoli estratti di quelle relazioni: Tabulati di misura delle
centraline fisse (del tipo Narda PMM 8055 S)
e i diagrammi del guadagno d’antenna delle antenne previste per i
trasmettitori in banda UHF del MUOS (antenne TACO mod. H124).
Naturalmente queste omissioni hanno reso più difficoltoso
e limitato il nostro lavoro di analisi dei rischi, Nel novembre 2011, e ci
hanno impedito di rispondere tempestivamente alle controdeduzioni di ARPAS del
31 Maggio 2012.
La mancata comunicazione dei risultati e delle valutazioni
di ARPAS, oltretutto, non ha interessato soli i consulenti tecnici del comune,
ma, a quanto ci consta, ha riguardato più in generale l’ampio numero di
cittadini sensibili al problema, che partecipano al movimento No-MUOS in
Sicilia, e l’intera popolazione.
CONSEGUENZE
DELLE OMISSIONI E CONSIDERAZIONI FINALI
Il fatto che non siamo stati posti a conoscenza delle
relazioni istruttorie complete, redatte da ARPA-Sicilia nel 2009 a proposito
delle emissioni attualmente prodotte dalla base NRTF-Niscemi e della
realizzazione aggiuntiva del MUOS nel medesimo sito, ha di fatto reso molto più
difficile il nostro lavoro di analisi del rischio nel Novembre 2011. Siamo
stati costretti a formulare ipotesi e a suggerire ulteriori accertamenti su
aspetti che, alla luce di quanto ora emerso, risultavano ben noti e già accertati dall’agenzia ARPAS
sin dal 2009. Per fare alcuni esempi assai rilevanti:
-
Le informazioni tecniche relative agli impianti
trasmittenti già operanti alla base NRTF-Niscemi risultano in buona parte
secretate dall’attività militare, e dunque è impossibile valutare
complessivamente la distribuzione sul territorio limitrofo dei valori di campo
elettromagnetico generato. Per questo fatto ARPAS si è dovuta limitare a un
numero ridottissimo di misure puntuali effettuate senza poter azionare tutti i
trasmettitori alla potenza massima, ma dovendo accettare particolari
configurazioni di antenne funzionanti stabilite autonomamente dai militari USA.
Tale grave carenza è sposta in evidenza nella nostra analisi (paragrafo II,
pag. 3, punti 2 e 3 delle conclusioni).
-
Esiste un forte contributo alle emissioni dovuto alla
grande antenna funzionante nella banda delle basse frequenze (LF) a 46 KHz ;
tale contributo non viene rilevata dalle centraline di monitoraggio (del tipo
Narda PMM 8055 S). Tali emissioni sono state effettivamente rilevate da ARPAS
(sia nel 2009 che nel 2012) evidenziando come il contributo al campo dato dalle
emissioni dell’antenna LF possa essere, da solo, persino superiore a quello
dato da tutte le altre antenne in alta frequenza (HF) messe assieme. Tale situazione è stata effettivamente
prevista dalla nostra analisi (paragrafo
II, pag. 3, punto 1 delle conclusioni).
-
La carenza di informazioni riguardo i trasmettitori del
sistema MUOS in banda Ka delle microonde con le relative grandi antenne
paraboliche, impediscono di effettuare una valutazione del campo emesso nella
regione di campo vicino prossima alle antenne (a meno di 67 Km di distanza,
secondo le nostre valutazioni). ARPAS, sapendo bene di non poter effettuare
questa indispensabile valutazione preliminare, propone di portare comunque a
compimento la realizzazione dell’opera, per poi affidare la valutazione delle
reali emissioni a misure “post-installazione”. L’impossibilità di valutare
preventivamente il campo generato dal MUOS in prossimità dell’abitato di
Niscemi è stata evidenziata anche dalla nostra analisi (paragrafo IV “Intensità
del campo emesso dai trasmettitori con antenna parabolica in banda Ka”, pag.6)
-
Le emissioni dovute ai sistemi di telecomunicazione
della base NRTF-Niscemi e del MUOS in via di realizzazione danneggiano
l’habitat della riserva naturale Sughereta Niscemi. ARPAS, preoccupata di
questo fatto ha inviato una nota apposita all’Assessorato Regionale Territorio
e Ambiente già nel febbraio 2009. Gli effetti negativi sull’habitat naturale
sono evidenziati anche nella nostra analisi (paragrafo IV “Effetti negativi
sull’ambiente circostante”, pag.9)
Formuliamo quindi alcune considerazioni finali:
-
Una prima analisi della documentazione, ancora
incompleta e ottenuta per via informale, sembra confermare le nostre più
pessimistiche considerazioni riguardo l’attuale livello delle emissioni della
base NRTF-Niscemi, e i rischi associati all’entrata in funzione dell’ulteriore
sistema MUOS. Ci riserviamo di formulare considerazioni più complete ed
esaustive non appena potremo prendere visione della totalità della
documentazione prodotta.
-
Data la gravità di quanto va emergendo, sollecitiamo le
autorità responsabili della salute e della sicurezza dei cittadini di Niscemi e
delle località limitrofe a fare chiarezza sulle responsabilità riguardo ai
comportamenti omissivi del passato; a ottenere in tempi rapidi e a rendere
pubblici tutti i documenti prodotti da ARPA Sicilia e da altri eventuali
soggetti coinvolti e che riguardano le emissioni dell’attuale base NRTF-Niscemi
e del MUOS in via di realizzazione; a incaricare tecnici di fiducia di
un’analisi indipendente dei rischi e delle criticità legate alla base esistente
e al sistema MUOS, alla luce dei nuovi elementi emersi.
-
Infine vorremmo che venisse chiarito il motivo per il
quale, dieci mesi fa, nel Novembre 2011, siamo stati costretti a svolgere il
nostro incarico di analisi del rischio legato alla realizzazione del sistema
MUOS presso la base NRTF-Niscemi, lavorando su documentazione incompleta e
gravemente lacunosa.
La nota di precisazione del dott. Salvo Cocina ex Commissario di ARPA Sicilia
Nella qualità di Commissario di Arpa Sicilia, dal settembre 2011 all’agosto 2012, preciso che, sotto la mia direzione, Arpa Sicilia non ha omesso nulla in merito al MUOS di Niscemi ma ha invece riaperto la questione (su cui Arpa aveva già dato parere nel 2009 al Dipartimento reg. dell’Ambiente che ha rilasciato l’autorizzazione) rifatto le misurazioni e redatto una relazione ufficiale e pubblica del 13 maggio 2012. La relazione chiarisce tecnicamente ed in modo trasparente le ipotesi di base dello studio (non contemporaneità del funzionamento delle antenne) e delle misurazioni e individua alcuni seri problemi di sicurezza dei quali Arpa non ha però competenza. La relazione, insieme con quella precedente del 2009, è stata inviata al Comune di Niscemi e a TUTTI gli Enti: Presidenza della Regione, Ass.to regionale Ambiente, Dipartimento reg. Ambiente e Dipartimento reg. Sanità, Ministero Ambiente, ISPRA, Comune di Niscemi, Azienda Sanitaria Provinciale. Non mi risulta che alcun Ente, preposto alla tutela sanitaria, ambientale, alla sicurezza del volo o alcun organo politico regionale e comunale abbia risposto o osservato alcunché sul piano tecnico o di indirizzo politico.
In effetti Zucchetti e Coraddu, consulenti nel 2011 del Comune di Niscemi, denunciano di non aver ricevuto comunicazioni ma non dicono, forse sottintendendolo, che era dovere del Comune di Niscemi dare loro le relazioni. Spiace quanto è successo ma certamente non era tenuta Arpa, né poteva farlo, a trasmettere a tecnici privati tali atti pubblici che comunque sono in possesso del Comune di Niscemi.
Prego pertanto l'autore Mazzeo, del quale apprezzo la professionalità, di correggere il titolo e l’affermazione che imputa ad Arpa omissioni sulla delicata materia dei rischi per la salute. Gli stessi Zucchetti e Coraddu parlano di omissione nella "comunicazione" della documentazione di ARPA, cosa che è ben diversa da quanto intitolato. Resto disponibile a fornire ogni utile chiarimento ma
solo da normale cittadino in quanto da agosto 2012 sono cessato dall’incarico a seguito della nomina da parte dell’Assessore Regionale dell’Ambiente del nuovo Direttore di Arpa.
9 ottobre 2012 Dott. Salvo Cocina
VORREI CAPIRE SOLO UNA COSA....
RispondiEliminalei sostiene nella sua relazione di consulente quanto segue:
Il rischio di effetti acuti è essenzialmente legato all’esposizione diretta al fascio emesso dalle
parabole MUOS in banda Ka (30-31 GHz). Un evento di questo tipo è possibile in quanto il limite
di esposizione per gli effetti acuti (4 W/m2) viene superato a distanze inferiori a ~ 20 Km, mentre
l’abitato di Niscemi è tutto raccolto entro un raggio di appena 6 Km dalle sorgenti (si veda la
cartografia in appendice 1).
L’esposizione diretta al fascio principale può avvenire in seguito a un malfunzionamento o a un
errore di puntamento e può provocare danni gravi e permanenti alle persone accidentalmente
esposte a distanze inferiori ai 20 Km. I danni più frequentemente riportati [8] sono dovuti
all’ipertermia con conseguente necrosi dei tessuti, l’organo più esposto è l’occhio (cataratta indotta
da esposizione a radiofrequenze o a microonde).
L’eventualità di una esposizione diretta al fascio, in seguito ad un errore di puntamento, riguarda
l’intera popolazione di Niscemi, e va considerata come il peggiore incidente possibile
CONTINUA A SOSTENERLO QUANTO LE HO EVIDENZIATO