Finmeccanica è sempre più NATO
Le società
produttrici di armi controllate da Finmeccanica si confermano importanti
contractor dell’Alleanza Atlantica. Selex Elsag, specializzata nella progettazione
e nello sviluppo dei sistemi di comunicazione militare, si è aggiudicata in
collaborazione con il colosso statunitense Northrop Grumman, un contratto di
circa 50 milioni di euro per l’implementazione e la gestione del programma Computer Incident Response Capability
(NCIRC) - Full Operating Capability (FOC) dell’agenzia NC3A della NATO.
“Il
programma NCIRC consentirà di monitorare e rispondere rapidamente ed
efficacemente alle minacce e ai problemi di vulnerabilità alla cyber security,
in linea con gli obiettivi stabiliti dai capi di Stato dei paesi NATO nel
novembre 2010 a Lisbona”, spiegano i manager di Finmeccanica. “Il contratto
riguarda un servizio completo per garantire la sicurezza delle informazioni a
oltre 50 tra comandi e siti in 28 paesi dell’Alleanza”. Alla commessa è
prevista la partecipazione di Vega, la società con sede in Gran Bretagna acquistata da
Finmeccanica nel 2008, attiva nella consulenza ingegneristica e tecnologica nei
settori della difesa e aerospaziali.
“Questo risultato dimostra chiaramente la
capacità di Finmeccanica di integrare le migliori competenze del Gruppo per
fornire soluzioni avanzate di protezione da attacchi cyber a un’organizzazione
internazionale di tale importanza”, ha commentato Giuseppe Orsi, presidente e amministratore delegato della holding.
Particolarmente soddisfatto per la partnership con Finmeccanica si è dichiarato
Mike Papay, vicepresidente di
Northrop Grumman Information Systems, società dell’omonimo gruppo leader nella
produzione di cacciabombardieri, sistemi missilistici convenzionali e nucleari e
dei famigerati velivoli senza pilota “Global Hawk” che le forze armate Usa e NATO
stanno dislocando principalmente nella base siciliana di Sigonella.
“Northrop
Grumman – ha dichiarato Papay - è lieta di contribuire a questo programma con
le proprie risorse ed un’esperienza pluridecennale nella realizzazione e
gestione di centri di cyber security management, sia negli Stati Uniti che nel
Regno Unito, al fine di proteggere le reti della NATO da minacce di natura
cyber”. Northrop Grumman, insieme a MCAfee Security, ha pure firmato contratti
per 189 milioni di dollari con il Dipartimento della difesa e la Defense
Information Systems Agency (DISA) per lo sviluppo dell’Host Based Security System (HBSS), un software destinato alla protezione
della rete dei terminali militari Usa.
Sempre
in ambito NATO, un paio di mesi fa, la filiale britannica di Selex Elsag aveva sottoscritto
un contratto dell’ordine di decine di milioni di euro per gestire
l’ammodernamento dei centri di telecomunicazioni satellitari e delle
infrastrutture collegate. Il contratto, in particolare, prevede l’installazione
di un centro per le comunicazioni via satellite in Belgio, l’ammodernamento
delle stazioni di terra ad antenna multipla di Kester (Belgio) e Lughezzano
(Verona) e dei siti ad antenna singola di Oglaganasi (Turchia) e Atalanti
(Grecia). I tecnici dell’azienda italiana sono pure chiamati alla formazione e all’addestramento
del personale militare dell’Alleanza presso la NATO Communications & Information Systems School di Borgo
Piave, Latina.
Nel
maggio 2011, a Selex era andato un altro importante contratto della NACMA - NATO Air Command and Control System
Management Agency, del valore di circa 30 milioni di euro, per la fornitura
e l’installazione di sistemi di comunicazione in diversi siti terrestri,
nell’ambito della cosiddetta “Rete Link 16” che consentirà lo scambio dati con i
vettori aerei a 29.000 piedi di altitudine nello spazio aereo europeo, migliorando
il sistema di “difesa missilistica” della NATO. I terminali saranno consegnati
a partire di quest’anno a quattordici paesi (Danimarca, Francia, Germania, Gran
Bretagna, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica
Ceca, Spagna, Turchia e Ungheria).
Con NACMA, Selex Sistemi Integrati
(altra controllata Finmeccanica), aveva siglato nel 2011 un contratto del
valore di 10 milioni di euro per lo sviluppo del programma interalleato Air
Command and Control System (ACCS). L’azienda curerà la progettazione e la realizzazione
entro il 2015 di due siti ACCS (uno in Ungheria e l’altro in Norvegia) per la
gestione delle operazioni aeree. Le attività prevedono l’installazione di 173
posti operatore e l’integrazione con i sistemi nazionali e gli altri centri
ACCS NATO. Nel febbraio 2010, ancora l’agenzia NACMA della NATO aveva affidato
a Selex Sistemi Integrati i lavori d’“integrazione di 230 sensori per tutti gli
undici siti di replica ACCS” (valore 14,5 milioni di euro).
Sempre nel 2010, Selex
Sistemi Integrati ha ottenuto un contratto del valore di circa 5 milioni di
euro dalla NATO Consultation, Command and Control Agency (NC3A) per fornire alle
forze armate polacche tre sistemi radar secondari del tipo IFF (Identification Friend or Foe). La
società italiana dovrà garantire anche il supporto logistico e l’addestramento
degli operatori.
“Con questo nuovo
contratto, Selex Sistemi Integrati conferma la sua posizione di fornitore di
riferimento nel mercato dei sistemi radar per la difesa aerea in Europa ed in
particolare per la NATO”, hanno dichiarato i responsabili di Finmeccanica. “Il
sistema radar IFF incrementa la capacità di trasmissione dei dati tra
aeromobili e centri di controllo a terra, migliorando le tecniche di
riconoscimento ed aumentando la sicurezza del sistema e la protezione delle informazioni”.
I nuovi radar saranno integrati con i tre sistemi per la difesa aerea RAT 31DL
che la stessa Selex Sistemi ha recentemente installato in Polonia.
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