Guinea-Conakry. Gli “amici” di USA, Francia, Italia e Israele del colonnello-golpista
Militari golpisti crescono all’ombra di US Africom , il Comando delle forze armate degli Stati Uniti d’America per le operazioni nel continente africano. Mamadi Doumbouya, il colonnello a capo delle forze speciali dell’esercito della Guinea-Conakry che il 5 settembre ha deposto con un putsch il presidente Alpha Condé, è uno dei militari dell’Africa occidentale che negli ultimi anni ha operato a stretto contatto con il Dipartimento della difesa USA.
Due post apparsi sul profilo facebook dell’Ambasciata USA in
Guinea-Conakry ritraggono infatti il colonnello golpista in due rilevanti
eventi strategico-militari. Il primo, pubblicato il 15 ottobre 2018, ritrae l’allora
maggiore
Mamadi Doumbouya, descritto dall’ufficio stampa diplomatico quale “comandante
dell’unità delle forze speciali dell’esercito della Guinea (GAF)”, accanto ad
alcuni ufficiali del Pentagono e ai rappresentanti dell’Ufficio di cooperazione
in materia di sicurezza del Dipartimento di Stato, a conclusione di un vertice tenutosi
all’interno dell’ambasciata USA a Coankry finalizzato a “rinforzare la
collaborazione reciproca e prepararsi a partecipare alla riunione di pianificazione
delle esercitazioni militari all’estero denominate Flintock 2019 e a una conferenza internazionale sulla
collaborazione delle forze speciali che si terrà in Germania”. A conclusione
della nota, l’ufficio stampa dell’ambasciata USA enfatizza come i diplomatici
statunitensi e AFRICOM “sostengono le unità speciali delle forze armate della
Guinea”.
Il secondo post è più recente (13 febbraio
2019) ed è corredato da un video della durata di poco di un minuto in cui una
decina di militari del corpo speciale dell’esercito guineano, a volto coperto e
in tenuta d’assalto, salgono a bordo di un grande aereo da trasporto USA che
poi decolla dalla pista dell’aeroporto militare di Conakry. “Nel quadro della
cooperazione militare esistente tra gli Stati Uniti e la Guinea - si legge nel comunicato
dell’Ambasciata USA - 26 militari guineani sotto il comando del colonnello Mamadi
Doumbouya sono partiti da Conakry lo scorso 12 febbraio con destinazione il
Burkina Faso, per prendere parte ad un’esercitazione militare per conto del
governo americano denominata Flintock 2019, accanto ai loro
fratelli d’armi provenienti da più di 30 paesi africani e occidentali”.
A Flintock 2019, tenutasi in Burkina Faso
ed in Mauritania, partecipò pure una task force del
Comando Operazioni delle Forze Speciali italiane,.composta da incursori del 9° Reggimento Col Moschin dell’Esercito, del
Gruppo Operativo GOI della Marina Militare, del 17° Stormo dell’Aeronautica e del GIS dell’Arma dei Carabinieri. In particolare presso il quartier generale istituito
in Burkina Faso, i militari italiani hanno operato “in supporto alle attività
di pianificazione degli staff dei Paesi africani partecipanti”, compreso
ovviamente il GAF diretto dal colonnello Mamadi Doumbouya.
A riprova delle consolidate relazioni tra il
Comando di US Africom e i vertici delle forze armate del piccolo stato africano,
dal 30 luglio al 2 agosto 2019, la capitale Conakry è stata scelta per ospitare
il seminario annuale internazionale di “promozione della logistica militare” in
ambito alleato, promosso dai militari statunitensi e a cui hanno partecipato i
rappresentanti di 24 paesi africani e gli alti comandi operativi in ambito
continentale.
Ma il nuovo “uomo forte” della
Guinea-Conakry non è noto solo negli States e presso il Comando Operazioni
delle Forze Speciali d’Italia. Nato il 4 marzo 1980 nella regione di Kankan e sposo
di un’ufficiale della Gendarmeria guineana, Mamady Doumbouya
si è formato presso la Scuola di guerra francese, ottenendo pure un master in
difesa all’Università Panthéon-Assas di Parigi. Secondo Radio France Internationale, Doumbouya
ha partecipato ad alcune operazioni militari e a corsi di formazione in
Afghanistan, Costa d’Avorio, Gabon, Senegal, Repubblica Centraficana, Gibuti,
Cipro, Regno Unito e finanche in Israele. In quest’ultimo paese, il futuro
comandante delle unità speciali dell’esercito guineano e poi golpista, avrebbe
frequentato un corso d’addestramento all’ISA-International Security
Academy, istituto privato e fornitore di servizi di sicurezza, intelligence a “anti-terrorismo”.
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