“Ai giochi di guerra in Egitto, l’Italia non c’è”. Ma video e foto smentiscono la Difesa
“La notizia diffusa da alcuni mezzi di informazione secondo la quale le Forze Armate italiane sarebbero impegnate nell’esercitazione multinazionale Bright Star 2021 che si sta svolgendo in Egitto è priva di fondamento. Lo Stato Maggiore della Difesa precisa che nessun assetto militare italiano partecipa a questa esercitazione internazionale”.
E’ questo il laconico
comunicato emesso dall’ufficio stampa dello Stato Maggiore della Difesa il
pomeriggio di domenica 12 settembre per smentire quanto da noi rivelato il
giorno precedente in un articolo in Africa
Express (https://www.africa-express.info/2021/09/11/italia-dimentica-regeni-e-zaki-e-partecipa-a-esercitazione-militare-in-egitto/). “Giovedì 2 settembre nella base militare egiziana Mohamed
Naguib del governatorato di Marsa Matruh, al confine con la Libia, ha preso il
via una grande esercitazione militare multinazionale denominata Bright Star 21, cioè Stella luminosa, dove per 21 s’intende l’anno in corso ma che pure
coincide con il numero dei paese partecipanti, uno dei quali è proprio l’Italia”,
riportavamo nell’articolo. “L’elenco delle 21 stelle di Bright Star è stato reso noto dal portavoce dell’esercito egiziano,
il colonnello Arkan Harb Gharib Abdel Hafez: oltre ad USA ed Egitto compaiono
Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti (sotto accusa per i crimini commessi nel
corso del sanguinoso conflitto in Yemen); il Bahrain, l’Iraq, il Kuwait e la
Giordania; poi c’è il Pakistan, chiacchierato un po’ ovunque per le controverse
relazioni con le milizie dei talebani afgani; diversi stati africani (Sudan,
Marocco, Tunisia, Kenya, Nigeria, Tanzania). A chiudere l’elenco le forze
armate di cinque paesi europei, Cipro, Francia, Grecia, Regno Unito, Spagna e
Italia”.
Prendiamo
atto della rapida presa di distanza del Ministero della difesa da un’esercitazione
di guerra promossa dal regime del generale di Al-Sisi per rafforzare la propria
immagine a livello internazionale, al via negli stessi giorni in cui sono stati
resi pubblici rapporti sulle sistematiche violazioni dei diritti umani
perpetrati contro i cittadini e gli attivisti egiziani da parte dell’esercito e
delle forze di polizia. Crimini che hanno profondamente turbato l’opinione pubblica
italiana, già colpita dall’efferato omicidio al Cairo del giovane ricercatore Giulio
Regeni e della lunga e ingiusta carcerazione dello studente egiziano dell’Università
di Bologna, Patrick Zaki. Pur tuttavia, lo diciamo innanzitutto al ministro Lorenzo
Guerini, restiamo convinti che la “smentita” non sia sufficiente a chiudere
definitivamente la querelle.
Innanzitutto, così come scrivevamo sabato 11 settembre, la fonte del nostro articolo è ufficiale: si tratta del Ministero della difesa egiziano che ha prodotto un breve video di presentazione di Bright Star 2021 in cui vengono riprodotte orribili immagini di combattimenti e bombardamenti aerei e con il manifesto-logo dei war games comprensivo dei 21 paesi partecipanti. A destra, tra l’Iraq e il Kuwait, fa bella mostra di sé proprio la bandierina italiana (il video è riprodotto in https://www.youtube.com/watch?v=oRI2iLEkLg0). L’elenco degli stati che compaiono nello screenshot del video del Ministero della difesa è stato successivamente diffuso da un gran numero di testate giornalistiche e radiotelevisive a livello internazionale (stranamente non in Italia) e non è mai stato smentito né dagli organizzatori delle esercitazioni (Egitto e Stati Uniti d’America) né dagli Stati maggiori delle forze armate indicate come partecipanti.
Esiste poi un secondo video prodotto ancora una volta dal Ministero della difesa egiziana della durata di poco meno di 4 minuti (https://www.youtube.com/watch?v=GQe-sGEKchs), in cui oltre al logo di Bright Star e alle immagini dei combattimenti c’è pure la sintesi della Cerimonia d’inaugurazione dell’esercitazione all’interno di un teatro, presumibilmente nella base “Mohamed Naguib” vicino Alessandria. In più immagini compare chiaramente la bandiera italiana accanto a quella degli altri partecipanti. In particolare al min. 0,42 è visibile un cambio di fronte dei militari portavessilli e proprio all’estrema destra c’è il tricolore. La bandiera italiana è visibile anche al minuto 0,49 quando i militari scendono dal palco. Nella seconda parte del video ci sono diverse immagini della base-comando dell’esercitazione: al min. 1.01 si vedono sventolare in alto numerose bandiere e tra esse ancora una volta c’è quella italiana. Un’altra inquadratura del tricolore è visibile dopo il min. 2,17.
L’esercito cipriota (presente con una settantina di elementi: due Squadre Operazioni Speciali, un’Unità Disastri Subacquei, quattro ufficiali osservatori di Artiglieria e unità corazzate e tre ufficiali di collegamento), sulla propria pagina web ufficiale ha pubblicato un’altra inquadratura dei pennoni e delle bandiere, in cui quella italiana è ancora più nitida, in mezzo a quella irakena e a quella kuwaitiana.
Da notare che l’immagine con pennoni e bandiere all’interno della base militare egiziana è stata successivamente riprodotta da innumerevoli testate giornalistiche (molte on line) e campeggia ancora nel comunicato stampa del Ministero della difesa della Repubblica Araba d’Egitto del 2 settembre relativo all’inizio dell’esercitazione multinazionale. (https://www.mod.gov.eg)
“Le attività di
addestramento congiunto continueranno sino al 17 settembre con la partecipazione di 21 paesi”, riporta la
nota del Ministero. “Il comandante responsabile dell’esercitazione ha effettuato
un intervento in cui ha ringraziato il generale Muhammad Zaki, Comandante in
Capo delle forze armate, il Ministro della difesa e della produzione militare e
il generale Muhammad Farid, Capo di Stato Maggiore della Difesa, nonché i paesi
partecipanti”. “Bright Star 2021 è considerata
una delle più grandi e più importanti esercitazioni militari a livello globale dato
il livello delle forze partecipanti”, prosegue la nota. “Il direttore della
parte statunitense ha espresso il suo profondo apprezzamento alle forze armate
egiziane per ospitare Bright Star 2021,
sottolineando come gli Stati Uniti d’America considerano l’Egitto uno dei più
importanti partner strategici nella regione. I comandanti delle forze
partecipanti hanno espresso la loro felicità per l’alto morale dei militari di
tutti i paesi e la speranza che Bright
Star 2021 possa conseguire gli obiettivi prefissati in modo da rafforzare
le relazioni di cooperazione militare tra tutti gli eserciti partecipanti”.
Sempre il Ministero della difesa egiziana ha prodotto un manifesto in lingua araba con l’immagine di un’unita di pronto intervento e un cacciabombardiere, con accanto le date dell’esercitazione l’elenco dei partecipanti. L’Italia compare alla fine a destra tra il Kenya e la Spagna.
Ulteriori elementi a conferma di una presenza italiana a Bright Star 2021 compaiono pure in alcuni video e foto pubblicati dal Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America. In particolare il 2 settembre, a conclusione della cerimonia d’inaugurazione ufficiale dell’esercitazione, l’U.S. Central Command Public Affairs (l’ufficio Affari pubblici del Comando centrale delle forze armate USA) ha diffuso un ampio reportage fotografico dell’evento (visibile in https://www.dvidshub.net/image/6819598/exercise-bright-star-kicks-off-with-opening-ceremony-mohamed-naguib-military-base). In una foto, in particolare, sono ritratti i rappresentanti di tutti e 21 i paesi partecipanti, accanto alla rispettiva bandiera. Anche stavolta l’identità del tricolore è evidentissima, non fosse altro che si trova proprio al centro del palcoscenico, tra le bandiere e gli ufficiale di Grecia e Iraq. Per la cronaca, US Centcom sottolinea nella didascalia come la foto sia stata scattata dalla comandante Bridget Haugh di US Army.
Dulcis in fundo ancora il Comando centrale dell’Esercito USA ha prodotto un video sull’arrivo il 31 agosto ad Alessandria d’Egitto di un’unità navale con a bordo alcuni reparti della Guardia nazionale del Texas e del Minnesota per prendere parte a Bright Star 2021. (https://www.usarcent.army.mil/News/Videos/videoid/812639/dvpTag/Army/). All’inizio del video (oggi visibile pure sul canale https://www.youtube.com/watch?v=7I8wdo2vwvU) compare un secondo logo-manifesto dell’esercitazione internazionale, il cui screenshot offre ancora un’immagine più chiara del tricolore tra i 21 paesi partecipanti: paradossalmente la presenza dell’Italia è evidenziata in modo maggiore degli altri partner, insieme a Francia e Regno Unito.
C’è solo un modo per
archiviare questa incredibile vicenda. Il ministero della difesa italiano e lo Stato
maggiore, utilizzando anche i canali diplomatici della Farnesina e dell’Ambasciata
italiana al Cairo, deve formalizzare al governo di Al Sisi la non partecipazione
di alcun assetto militare nazionale, richiedendo contestualmente che la
bandiera tricolore venga ammainata dalla base quartier generale di Bright Star 2021. Un atto coerente con
quanto comunicato ieri ai media e soprattutto profondamente rispettoso dei
familiari e amici di Giulio Regeni e Patrick Zaki e della volontà di giustizia e
del popolo italiano.
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