Arrivano a scuola i militari USA e i bambini li accolgono con l’Inno dei Marines
Corsi di educazione alimentare, ginnastica, lingua inglese,
informatica, intercultura. Ristrutturazione di androni, cancelli, giardini, porte
e finestre. Pitturazioni di classi e palestre. Copre ormai ogni ambito e settore
l’intervento di “volontariato” dei militari USA di stanza nella base di
Sigonella nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado. Con l’avvio dell’anno
scolastico 2018-19, le incursioni da parte dei militari statunitensi si sono
fatte quotidiane, con tanto di distribuzione di piccoli doni: palloni,
magliette, zainetti e materiale didattico vario. E dirigenti, docenti e alunni, tutti in riga con
il cappello in mano a ringraziare gli intrepidi protagonisti delle missioni negli
scenari di morte di mezzo mondo.
L’evento più ignobile ce lo raccontano in prima persona i
responsabili di NAS - Naval Air Station Sigonella con un post pubblicato il 18
ottobre. “Questa mattina la consegna di zainetti alla scuola De Roberto di
Catania è iniziata con uno speciale benvenuto al personale volontario del
Distaccamento di Sigonella”, scrivono i militari USA. “Il coro scolastico ha
ringraziato gli ospiti americani intonando l’Inno dei Marines”. Eloquente il
video pubblicato con il post. Un gruppo di alunni dell’Istituto Comprensivo, presumibilmente
frequentanti le classi di primaria (ripresi dalla telecamera a volto scoperto e
dunque riconoscibilissimi) cantano l’inno del reparto d’eccellenza della Marina
Usa, sventolando bandierine tricolori e a stelle e strisce e c’è perfino una
corista che mima il passo militare per raggiungere i graditi ospiti.
“Dalle stanze di Montezuma alle spiagge di Tripoli; noi combattiamo
le patrie guerre, in cielo, in terra e nel mare (…) fieri siam di vantare il titolo
di Marines degli Stati Uniti d’America…”, recita la prima strofa dell’Inno
intonato dai piccoli alunni dell’IC “De Roberto” di Catania. Parole orribili
specie se pronunciate da innocenti e inconsapevoli bambini che per il diritto
internazionale dovrebbero essere tenuti sempre e comunque distanti da ogni
forma di indottrinamento militare e di esaltazione della guerra. Uno spettacolo
osceno, mostruoso, indegno, che in un Paese civile costerebbe l’immediato
procedimento disciplinare, penale e civile per la dirigente (la dott.ssa
Antonella Maccarrone) e gli ignoti docenti che lo hanno organizzato (non tutti
ignoti, dato che un quotidiano on line riporta il nome del prof. Roberto
Mangiagli, anche parroco della chiesa Natività del Signore di Cibali, quale curatore della logistica del progetto).
Non speriamo in tanto, dati i tempi che corrono nelle
scuole italiane, sempre più militarizzate e fasciste-autoritarie, ma perlomeno
ci auguriamo che quanto accaduto giovedì scorso a Catania spinga sempre più insegnanti,
studenti e genitori ad opporsi in tutti i modi alla ormai insostenibile
militarizzazione delle scuole e del sistema educativo.
Per
vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=Rmj2_l5XfVY&feature=youtu.be
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